La ricreazione è finita

Simone Basilico è giornalista pubblicista dal 2016. Fa parte dello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e collabora conSprint&Sport, giornale di informazione sportiva di calcio giovanile e dilettantistico di Lombardia e Piemonte, dal 2015. E’ una delle prime firme del sito, specializzato nel settore giovanile rossonero: ogni weekend sui campi di Primavera, Allievi, Giovanissimi, Esordienti e Pulcini.

La campanella del primo giorno di scuola è suonata e il Milan si è presentato in classe in orario. Anzi: era già seduto in prima fila prima che entrasse la professoressa. La ricreazione, la lunga vacanza dopo l’ultimo anno scolastico, è finita e non c’è più tempo per scherzare e sorridere: bisogna fare subito sul serio, fra meno di 20 giorni si scenderà in campo per il primo appuntamento ufficiale della stagione. In mezzo, arriverà un altro colpo di mercato (Conti), la squadra volerà in Cina (per la tournée) e partirà qualcuno (Kucka il primo). Dopodiché, solo il campo.

La conferenza stampa di presentazione della nuova stagione ha riportato la chiesa al centro del villaggio: l’entusiasmo della piazza è evidente, la fibrillazione è tangibile. Il giusto mix per una stagione che deve necessariamente partire nel migliore del modi. E non poteva essere altrimenti con la prima partitella risolta da Patrick Cutrone, una vecchia conoscenza per chi mi segue da qualche tempo nel racconto delle giovanili rossonere. Nel frattempo Montella è stato sbattuto di fronte alle proprie responsabilità: tocca a te, ora, mister. La squadra te l’hanno allestita per tempo, ti hanno assecondato e viziato col mercato, te ne hanno presi sette nuovi. Ora hai il tempo – e le capacità – per trovare l’amalgama ideale. Il tempo è meno di quello che sembra quindi buon lavoro, Montella.

Dall’altra parte c’è una società che prosegue nell’opera di rafforzamento della rosa. Un processo che ora incontra la salita più ripida: le cessioni. Dovranno essere tante (ieri la squadra contava 35 elementi, almeno 8 sono da tagliare) ma soprattutto remunerative per il club, perché altrimenti, parole di Mirabelli, “il Milan non svende”. E con le cessioni capiremo se il nuovo ds, oltre ad essere un ottimo talent scouting, sarà anche un bravo operatore di mercato. Buon lavoro, Mirabelli.

Twitter: @basilicosimone

Impostazioni privacy