Sono già sette giorni decisivi

Prima lo Shkendija per mettere in cassaforte l’approdo ai gironi di Europa League. Poi sotto col Crotone per iniziare alla grande il campionato. Nel mezzo, l’attesa (ormai spasmodica) per chiudere l’ultimo tassello di un mercato comunque da nove in pagella. Sono già sette giorni decisivi, di fatto, per il Milan della stagione 2017/2018 che continua comunque ad accrescere l’entusiasmo dei tifosi.

A far impressione sono i dati sugli abbonamenti che si stanno riportando vicini ai livelli del campionato 2010/2011, quello dell’ultimo scudetto, quando i botti finali di Ibrahimovic e Robinho fecero letteralmente impazzire tutti i veri cuori rossoneri. E’ senz’altro la spia (sana) di un ambiente elettrizzato dagli investimenti che sono stati messi sul piatto e che comunque dovranno essere valutati nel corso della stagione. Ma, al netto di chi vorrebbe già rivolgere critiche alle operazioni di quest’estate, nessuno si è mosso sul mercato con determinazione come ha fatto il Milan della coppia Fassone-Mirabelli. Certo, il lavoro sotterraneo era già partito da qualche mese, ma le trattative (lo sanno dalle parti di Torino) vanno chiude ben prima di Ferragosto. Almeno quelle che contano.

E allora aspettiamoci l’attaccante di cui tanto stiamo parlando dopo il doppio colpo Bonucci-Biglia. Pierre Aubameyang è uscito allo scoperto, facendo intendere la sua chiara volontà a trasferirsi al Milan. Nikola Kalinic è praticamente “parcheggiato”, in attesa di una chiamata. Con la possibile partenza in prestito di Cutrone, non è da escludere l’arrivo di entrambi i bomber. Allora la pagella finale potremo portarla al “Dieci” pieno. Poi toccherà al campo, a cominciare da giovedì sera quando, caldo permettendo, proveremo a riempire nuovamente San Siro. Ad agosto.

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