Milan, 17 giocatori convocati nelle varie Nazionali: è record nella storia del club

Saranno diciassette, e saranno dappertutto. Dieci Paesi e tre continenti diversi, quasi tutti impegnati in gare ufficiali spesso decisive per la qualificazione a Russia 2018 (fa eccezione solo l’Under 21 di Di Biagio, attesa da due anni di amichevoli di preparazione all’Europeo 2019, in Italia). In alcuni casi saranno addirittura uno contro l’altro: se si annuncia suggestivo il possibile incrocio tra Suso e Bonucci sul prato del Bernabeu, che dire allora di Calhanoglu e Kalinic avversari in una delicatissima Turchia-Croazia? Quanto a Rodriguez e André Silva, si studieranno a distanza il 31 agosto e il 3 settembre in attesa dello scontro finale a ottobre, un Portogallo-Svizzera da dentro o fuori.

Eccola, la ritrovata dimensione internazionale del nuovo Milan che, come d’abitudine, è un biglietto da visita che apre i cancelli di ogni stadio al mondo. Eppure poco più di un anno fa, nell’estate 2016, su 552 calciatori convocati per la fase finale degli Europei i milanisti erano solo due: Juraj Kucka e Mattia De Sciglio, tra l’altro non più in rosa, il che dà la misura di quanto sia profonda la rivoluzione avvenuta negli ultimi mesi.

Non è facile stabilire con certezza se 17 convocati siano un record assoluto: nazionali giovanili, forfait improvvisi o eventuali chiamate dell’ultim’ora si perdono nelle nebbie del tempo e degli archivi giornalistici. Sicuramente è un ritorno gradito alle abitudini degli anni Duemila, quando Milanello si svuotava dei suoi tanti fuoriclasse perché andare “in doppia cifra” era la prassi. Probabilmente il vecchio primato era stato stabilito a settembre 2005, anche quella volta per una tornata molto delicata a ridosso di un Mondiale. Due partite storiche, ad esempio, per Andriy Shevchenko, chiamato a capitanare l’Ucraina verso la sua prima storica qualificazione a un Mondiale, o per i tanti “rossonerazzurri” di Lippi che tra Scozia e Bielorussia iniziavano a costruire la loro magica estate tedesca del 2006. Anche lì, tre continenti diversi: non c’era l’Africa ma l’Oceania, rappresentata da Zeljko Kalac, portiere dei socceroos che tanto avrebbero fatto sudare l’Italia dieci mesi dopo.

Erano quattordici in tutto: quindici, se ci aggiungiamo anche Matteo Ardemagni, convocato in Under 19 da Primavera senz’ancora aver mai esordito in Prima Squadra. In ogni caso, erano comunque due in meno di questi fantastici 17.

fonte: acmilan.com

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