Numeri da capogiro: Montella dovrà scegliere tra 4-3-3 e 3-4-1-2. Gli aghi della bilancia saranno… Romagnoli e Kalinic

Laureatosi in Giurisprudenza nel 2015, Giovanni D’Avino è giornalista pubblicista dal 2016. Praticamente nato con la passione per il giornalismo ed il calcio, soprattutto quello a tinte rossonere, nel dicembre 2012 entra a far parte di SpazioMilan.it, per il quale attualmente svolge il ruolo di Coordinatore di redazione. Da qualche anno collabora anche con il settimanale calcistico Corriere del Pallone.

Vincenzo Montella dovrà ben presto cominciare a dare i numeri. Ovviamente il tecnico di Pomigliano d’Arco non è improvvisamente impazzito: è semplicemente che, col mercato messo finora in piedi dal Milan – e con quello che potrebbe esserci da qui al prossimo 31 agosto – l’Aeroplanino dovrà essere bravo a variare più moduli in base alle caratteristiche dei suoi ragazzi. Mai come quest’anno, infatti, la ricchezza numerica della campagna acquisti messa in piedi da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli ha consegnato nelle mani del tecnico un ventaglio di giocatori duttili ed adattabili a più sistemi di gioco.

Per il momento, Montella ha ricominciato da dove aveva terminato lo scorso anno: in tutte le partite estive – siano esse amichevoli o i tre impegni ufficiali di Europa League – ha sempre schierato i suoi col canonico 4-3-3. Giusto dare continuità con la passata stagione, ma probabilmente la scelta del mister è stata dovuta in parte anche all’assenza di un giocatore come Alessio Romagnoli. Difficile ipotizzare che, quando a breve rientrerà dall’infortunio, il centrale laziale possa finire in panchina, così come sarà per niente facile rinunciare eventualmente a due pilastri come Musacchio e Bonucci. Ecco che allora, quella difesa a tre mai vista nell’era berlusconiana potrebbe diventare realtà. Di un eventuale passaggio al 3-4-1-2 beneficerebbero senza dubbio anche Conti e Rodriguez – più portati ad offendere che a difendere – oltre all’imminente neo-acquisto Kalinic, che si sposerebbe alla perfezione con André Silva. Chi invece verrebbe penalizzato da uno scacchiere di questo tipo sarebbero i fantasisti perchè, assodato che in mezzo al campo Kessié e Biglia saranno intoccabili, resterebbe un solo posto a disposizione per tre calciatori: Calhanoglu, Suso e Bonaventura, a meno che non si decida di avanzare lo spagnolo come seconda punta al fianco di Kalinic o André Silva ed inserire dietro di loro il turco o l’ex atalantino.

“Problemi di abbondanza” che Montella non avrà stasera, quando la sua squadra farà il debutto in campionato sul non facile terreno di gioco dell’Ezio Scida di Crotone. Vuoi per ragioni di infermeria (Romagnoli, Biglia, Bonaventura), vuoi per ragioni di mercato (molti giocatori non sono stati convocati perchè con le valigie in mano) la formazione è quasi obbligata, con un 4-3-3 che prevede due soli ballottaggi: quello in regia tra Locatelli e Montolivo e quello davanti tra André Silva e Cutrone. Chi scrive preferirebbe vedere in campo i primi delle coppie. Tra circa dodici ore, Donnarumma e compagni troveranno di fronte a sè una squadra molto simile a quella dello scorso campionato, coi calabresi che hanno acquistato solo pochi rinforzi. Il divario tecnico, dunque, è abissale: basteranno stavolta le motivazioni ed il pubblico dello Scida a colmare il gap come successo lo scorso 30 aprile?

Twitter: @Juan__DAv

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