
5 APRILE 1989: REAL MADRID-MILAN 1-1
18 GIUGNO 1989: MILAN-ASCOLI 5-1
È l’ultima partita casalinga di una stagione trionfale, culminata tre settimane prima nel trionfo di Barcellona. Mancano tre giorni all’estate, l’Ascoli è quasi salvo, è una partita in cui l’estetica può sostituirsi all’agonismo. Van Basten ne fa tre, due di testa e uno di sinistro da fuori area. Il più rappresentativo è il primo: il cross da destra di Tassotti è un po’ più alto rispetto al Bernabeu, il colpo di testa del Cigno è più pulito e regolare. Ciò che è strano è la reazione del portiere ascolano Pazzagli, che due mesi dopo sarà suo compagno di squadra al Milan: non accenna neanche l’intervento, come se – più che parare – gli interessasse fermare l’attimo, non perdersi neanche un istante di quell’opera d’arte in movimento che è sempre stato un colpo di testa di Marco Van Basten.
19 NOVEMBRE 1989: INTER-MILAN 0-3
All’Inter Van Basten ha segnato solamente tre gol: non tantissimi, ma tutti contraddistinti da un’eleganza che spiccava ancora di più in un contesto così ribollente come quello di un derby. Nel novembre 1989 l’Inter è a soli due punti dalla vetta mentre il Milan è appena ottavo, staccatissimo: serve una prodezza che inverta la storia e l’umore di un’intera stagione. Zenga rimane immobile, come tanti suoi colleghi prima e dopo di lui. Al 10′ del secondo tempo Van Basten raccoglie i frutti di una percussione di Baresi ruota su se stesso, resiste all’intervento di Mandorlini e incenerisce Zenga con un diagonale sul palo opposto. E l’Uomo Ragno, che solitamente accoglieva ogni gol subito dal Milan con un diluvio di proteste nei confronti di arbitri, guardalinee e compagni assortiti, questa volta si limita ad appoggiare sconsolato le mani sui fianchi.
15 MARZO 1992: MILAN-BARI 2-0
13 SETTEMBRE 1992: PESCARA-MILAN 4-5
Il 13 settembre 1992 Marco Van Basten purtroppo ancora non immagina che sta per finire la sua ultima estate da calciatore vero, quella in cui sembra onnipotente e ha raggiunto il controllo totale del corpo e della mente. Non gli erano precluse neanche le giocate più ardite, come questo controllo di palla irreale su assist di Savicevic, nonostante il mancato intervento di testa di Lentini che avrebbe distratto qualsiasi comune mortale. È il gol del momentaneo 4-4 e manca ancora qualche minuto alla fine di un incredibile primo tempo contro il Pescara di Giovanni Galeone, spettacolare e sprecone. Non capiterà mai più una partita del genere. Non capiterà mai più un giocatore del genere.
Fonte: acmilan.com
This post was last modified on 31 Ottobre 2017 - 14:32