Bellinazzo (Sole 24 Ore): “Milan, ecco due partite fondamentali da vincere fuori dal campo”

Il collega del Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, ha presentato tramite Goal.com gli aggiornamenti sulla situazione societaria rossonera: “Le cattive prestazioni sul campo del Milan preoccupano anche per le ripercussioni che potrebbero innescare sul piano societario. Il progetto di rilancio del club rossonero è strettamente legato ai risultati sportivi. Dopo una campagna acquisti estiva da oltre 200 milioni, la nuova dirigenza sperava di poter “spendere” in questa delicatissima fase una classifica promettente con vista Champions League . La qualificazione alla prossima edizione della massima competizione continentale dista però già sette punti. Naturalmente, c’è tutto lo spazio per recuperare il terreno perduto. Il Milan società, tuttavia, deve “giocare” due match difficilissimi a breve e di tempo non ne ha tantissimo.

Innanzitutto c’è da risolvere la questione del Financial fair play . Entro novembre con la Uefa si dovrà ridiscutere della questione del “Voluntary Agreement” congelata lo scorso giugno . L’organo di controllo contabile europeo, come da prassi, sta valutando i bilanci delle tre stagioni precedenti (2014/15, 2015/16 e 2016/17) a quella in corso, durante le quali la società rossonera ha accumulato un rosso di 250 milioni. Una zavorra enorme rispetto al limite di perdite fissato dalla Uefa a 30 milioni nel triennio. Il Milan in primavera, senza il voluntary agreement, andrebbe incontro alle sanzioni disposte dalla Uefa in sede di “Settlement Agreement ” (quelle inflitte a Inter e Roma due anni fa, per intendersi).

La colpa del deficit eccessivo ricade ovviamente sulla vecchia proprietà . La speranza del Milan cinese di Li Yonghong è perciò quella di strappare a Nyon sanzioni più leggere attraverso il “Voluntary Agreement”, a fronte di un piano credibile di sviluppo dei ricavi. A giugno nel business plan presentato da Yonghong Li si immaginava una crescita di fatturato fra il 2018 e il 2022, dagli attuali 250 a oltre 500 milioni, proprio grazie ai ricavi Champions e agli introiti commerciali in Cina. La piattaforma  Milan China è il grimaldello per aprire il mercato asiatico al brand rossonero. Lo scorso 13 ottobre il club ha sottoscritto la prima sponsorizzazione con una realtà del Dragone. Alpenwater, azienda produttrice di bevande e acque minerali, è diventata  un nuovo official partner rossonero. Un primo incoraggiante passo. Bisognerà capire se sarà sufficiente per la Uefa.

Ottenere il voluntary agreement dalla Uefa potrebbe, d’altro canto, agevolare l’altra partita che l’ad Marco Fassone sta “giocando” sui mercati finanziari. Il Milan come previsto in concomitanza con il closing del 13 aprile 2017 ha ristrutturato il proprio indebitamento attraverso l’emissione di due prestiti obbligazionari per oltre 120 milioni sulla Borsa di Vienna, entrambi collocati presso l’investitore Project Redblack riconducibile ai fondi Elliott e Blue Skye . Elliot ha poi prestato di fatto a Li Yonghong altri 180 milioni per completare l’acquisto del club.

Questi prestiti vanno ripagati ad ottobre 2018.  Entro la primavera, Fassone spera di trovare nuovi finanziatori che prestino soldi a un tasso di interesse inferiore a quelli di Elliott che arrivano fino all’11%. Le trattative sono in corso. Certo la situazione generale non aiuta. Perché tutto il Milan (incluso brand e rosa) è già in pegno a Elliott e i beni noti di Li Yonghong sono serviti per garantire gli altri prestiti contratti nell’operazione Milan anche presso da istituzioni cinesi come Huarong. Per conseguire prestiti a tassi di interesse vantaggiosi servono beni da dare in garanzia che al momento non si vedono. Il Milan ha le potenzialità anche commerciali per uscire da questa condizione. Se non dovesse farcela, non si spalancheranno certo le porte del tribunale fallimentare . Il fondo Usa in quel caso avrebbe tutto l’interesse ad avere una squadra competitiva e ricca di giocatori di valore per tutelare il proprio patrimonio e trovare, in ultima analisi, un nuovo solido acquirente disposto a rilevare il club“.

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