Biglia-Kessie, fantasmi ed errori: il motore del Milan si è inceppato a centrocampo

Un’altra notte da dimenticare per i tifosi del Milan. Nessun miracolo con la Juventus, tutto è andato come da pronostico: i bianconeri, pur senza una grande prestazione, hanno fatto bottino pieno a San Siro. Il Milan, se non per un paio di occasioni, è rimasto a guardare, schiavo della sua inefficacia e della sua confusione.

Tutto gira male, a cominciare da Donnarumma (niente miracoli in questa stagione) e per finire all’attacco, anonimo qualunque sia l’interprete a rappresentarlo. Ma come le leggi del calcio hanno “imposto”, il vero motore di una squadra è il centrocampo: se si inceppa, la macchina si ferma. E in mezzo al campo il Milan soffre, soffre tantissimo.

Biglia doveva essere “l’equilibratore”, e ad inizio stagione ci stava anche riuscendo. Ora, però, è irriconoscibile. Ieri ha giocato troppi palloni in orizzontale oppure all’indietro per Donnarumma, scelta che ha irritato i tifosi, che lo hanno fischiato all’uscita dal campo. Da lui ci si aspettava un approccio da leader, ma la personalità sembra averla lasciata a Roma nell’ultimo periodo.

Discorso simile per Kessie, fino a qualche partita fa l’unico calatosi davvero nel ruolo che Montella gli aveva affidato. Ora invece è sempre in ritardo, impreciso e mai incisivo nelle incursioni. Sembra già spompato, ma siamo appena ad inizio stagione, a marzo come starà?

Insomma, il mercato ricco di acquisti aveva trasmesso ben altre aspettative, ma al di là dei nomi, c’è davvero tanto di diverso (e di migliore) tra questo Milan e quello dello scorso anno?

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