Verso Milan-Juve: pochi scambi di mercato, ma tutti di spessore

L’asse di mercato Milan – Juve non è mai stata particolarmente battuta dai due club, che, in ragione della loro storica rivalità, non hanno concluso, nel tempo, moltissimi affari.

Leonardo Bonucci, solo di recente, è entrato a far parte di questa ristretta cerchia, abbandonando, dopo sei anni di successi, la Juventus, per sposare il progetto di rinastcita milanista. Prima di lui, nel luglio ’95, un altro fenomeno, Roberto Baggio, era passato, per 18 miliardi di lire, dai bianconeri al diavolo, senza però lasciare il segno nei tre anni trascorsi all’ombra della Madonnina.

Il colpo, sinora, più riuscito alla dirigenza rossonera è stato, di certo, Pippo Inzaghi, che, costato 45 miliardi più il cartellino di Zenoni, ha scritto, da calciatore, alcune delle pagine più importanti della recente storia milanista, tra le quali, in specie, le due Champions del 2003 e 2007.

Percorso inverso hanno fatto, invece, Davids, arrivato nell’estate del ’96 al Milan dall’Ajax e troppo frettolosamente lasciato partire direzione Torino, e Abbiati, concesso in prestito gratuito alla Juve da Berlusconi in persona, a titolo di risarcimento per l’infortunio cagionato a Buffon da Kakà nel corso del Trofeo in memoria del padre.

Discorso a parte merita Andrea Pirlo, che, dopo la vittoria del nono titolo in rossonero, ha annunciato di voler lasciare il club che lo ha reso un campione. A causa di qualche screzio col mister Allegri, il fantasista bresciano ha, infatti, deciso di trasferirsi a parametro 0 alla Juventus, dove ha avuto inizio la sua seconda giovinezza.

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