Fassone: “Non andare in Champions non sarebbe la fine del mondo, sul voluntary agreement e sul debito con Elliott…”

Queste le dichiarazioni rilasciate da Marco Fassone a “Il Calcio Globale”, organizzato da Wired Italia, in collaborazione con Pierluigi Pardo e Marco Bellinazzo: “Questa รจ una delle strade che abbraccia il tema della comunicazione, dal nostro punto di vista, i tifosi ricoprono un’importanza notevolissima, lo dico sempre. Abbiamo due azionisti: i shareholders, la proprietร  e i milioni di persone che amano e seguono il Milan.ย Ritengo cheย tutti noiย del Milan, specialmente per il momento storico che stiamo vivendo, del tutto particolare, che viene dopo 31 anni di proprietร  straordinaria, che per 27 anniย ha vinto veramente tutto e portato il Milan in cima al mondo e tra i club piรน amati al mondo,ย che dobbiamo essereย assolutamente essere trasparenti:ย cosรฌ come facciamo da un lato con i nostri azionisti formali, con il nostro proprietario, anche con i nostri azionisti quotidiani, i nostri tifosi, grazie ai quali abbiamo cercato di intervenire in questo dialogo di assoluta trasparenza e casa di vetro, soprattutto dal punto di vista calcistico. Ma confermo questo interesse crescente per la parte piรน economica e gestionale”.

Sul fair play finanziario e sui piani Uefa: “In parte, ha giร  subito una prima rivisitazione. Nei primi anni, la possibilitร  di sottoscrivere un voluntaryย agreementย non cโ€™era e cโ€™รจ giร  stata una primaย revisione su alcuni parametri della Uefa. Come tutte leย norme che nascono, poi, si adattano progressivamente a quella che รจ la realtร  dei fatti. Moltiย club hanno trovato unย escamotage per eluderla con prestiti con obblighi ad esempio o sponsorizzazioni con valore eccessivo rispetto al valore di mercato: la prima revisione va in una direzione di respingerli. Saremmo il primo club a sottoscrivere il voluntaryย agreement:ย per quanto riguarda la trattativa,ย abbiamo incontrato la commissione a maggio, 20 giorni dopo il nostro insediamentoย eย dopo ilย cambio di proprietร , e abbiamo ritenuto opportuno fare una deroga alle normali tempistiche rimandando diย sei mesi la presentazione dei nostri piani, perchรฉย fossero piรน ponderati e attendibili rispetto a quei 15 giorni. Avremo un appuntamento con la commissioneย nel mese di novembre, dove mostreremo i nostri piani dei prossimi anni per mostrare la nostra volontร  di avere fatto investimenti importanti per riportarci ad un ottimo livello e rispettare i paletti del FPF che prevedono una perdita massima di 30 milioni.ย Credo che, sulย FPF, dovremo abituarci al fatto che rimarrร , come credo lโ€™UEFA debba progressivamenteย adattarsi: se dovessimo scoprire che gli eventi accaduti in estate a Parigi non dovessero essere registrati a bilancio con le modalitร  cui siamo sottoposti,ย si creerebberoย tensioni, anche se Blanc, nella telefonata fatta,ย mi ha assicurato che tutte e due le operazioni sono registrate a bilancio 2018. Sono confidente sul fattoย che il PSG rispetterร  le norme”.

Sul voluntary agreement e sul debito con Elliott: “Se riusciamo a sottoscriverlo, dovrร  essere sottoscritto entro fine 2017: in questiย tre mesi che rimangono, ci saranno i piani, le presentazioni eย le discussioni con la UEFA. Spero che la Uefa condivida le scelte strategiche che abbiamo fatto e ci porti a sottoscrivere questo accordo, con tutte le conseguenze che lโ€™accordo porterร .ย Vorrei completare ilย rifinanziamento del debito con Elliott a inizio 2018: abbiamo giร  avviato una serie di negoziazioni e diย incontri con tutto il mondo finanziario ed economico, fondi e banche e sono fiducioso che questo possa avvenire entro la primavera a condizioni migliorative, sia per il Milan, siaย per la holding del Milan. Sulla posizione della squadra,ย scopriremo tutto solamente a fine maggio: sono molto fiducioso, spero che ci sia la possibilitร  di raggiungere, o attraverso lโ€™Europa League o attraverso il campionato, un obiettivo dichiarato. Ma se non dovessimo farcela, non รจ che il Milan chiuda i libri entro la fine dellโ€™anno. Ho presentato allโ€™UEFA dei piani che prevedono il fatto che non si giochi la Champions lโ€™anno prossimo, o si giochi lโ€™Europa League o non si giochino le competizioni. In ogni caso, se non dovessimo andare in Champions,ย non succederebbeย la fine del mondo,ย malgrado siaย รจ un obiettivo, concreto, voluto e desiderato da tutti noi, nei quali siamo confidenti. Io direi che vogliamo portare a casa tuttiย i punti, ma, fino a maggio,ย non potremo sapere se ce lโ€™avremo fatta”.

Su Milan Lab: “Ci puntiamo e se ne parla meno, secondo me, perchรฉ รจ stato il primo in Italia ed รจ stata un’intuizione tecnologica e di marketing tanti anni fa. Funziona molto bene, รจ uno strumento molto utile alla nostra societร , ha una piattaforma e una base di dati straordinaria: sono stati monitorati tutti i nostri calciatori che sono passati di qui in questi anni, รจ importante nel rapporto tra societร , parte medica della societร , parte tecnico atletica della societร  e, in vista di quella che รจ la nostra possibile, auspicabile, espansione ad Oriente e in Cina, in particolare, il brand Milan Lab potrebbe essere una delle potenziali chiavi di successo laggiรน, perchรฉ ho scoperto che, in Cina, รจ di assoluta popolaritร . Quindi, l’utilizzo, lo sfruttamento e lo sviluppo anche sul piano commerciale, e non solo su quello tecnico di questo brand, potrebbe essere molto importante. Credo se ne tornerร  a parlare come se ne parlava qualche anno fa”. ย 

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