Se i “migliori” sono Suso e Borini…

Milan-Juve ha aperto nuovi interrogativi sulla gestione del mercato estivo. Non solo perché all’appello mancano punti che la qualità di questa rosa dovrebbe garantire. C’è una componente che si mantiene costante nei primi tre mesi della stagione. E cioè l’impressione che i “migliori” (o i meno peggio, se preferite) siano giocatori della vecchia guardia o acquisti meno roboanti rispetto ai vari Bonucci, Biglia o André Silva.

Stasera si sono distinti, almeno per una sufficienza risicata in pagella, il “solito” Suso e Borini. Se poi ci aggiungiamo Bonaventura, assente, il terzetto dei “salvabili” di quest’inizio stagione è presto fatto. Lo spagnolo è stato fin qui il più decisivo, anche con la Juve ha provato a fare qualcosa di buono e – va ricordato – è un tesoretto nelle mani della coppia Fassone-Mirabelli, visto che a bilancio risulta essere un parametro zero pescato da Galliani nella rosa del Liverpool. Montella, l’anno scorso, l’ha lanciato definitivamente e quest’anno il rendimento sembra sempre buono.

L’altro, Borini, che prima è stato inventato esterno destro di centrocampo per sopperire all’infortunio di Conti e stasera è stato pure spostato sull’altra fascia, si è rivelato uno dei migliori della serata storta contro i bianconeri. Eppure è stato l’acquisto meno roboante e sul quale sono da subito aleggiati i dubbi dei tifosi del Milan. Saranno stati gli anni di alti e bassi alla Roma, saranno stati gli infortuni, oppure una carriera non troppo brillante in Premier League, lo scetticismo era palpabile fino a luglio. Pian piano, però, Borini si è messo in luce ed è uno dei punti fissi dello scacchiere di Montella. Eppure è stato l’acquisto meno costoso della campagna estiva (prestito con obbligo di riscatto fissato a 6 milioni di euro). E qualcosa vorrà pur dire…

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