Montella si affida alla Madonnina, Ancelotti si tira fuori: il punto sulla panchina del Milan

Giorni intensi. Quelli vissuti dal Milan, alle prese con un avvio di campionato non all’altezza del faraonico mercato portato avanti in estate da Fassone e Mirabelli. Le rovinose sconfitte contro Lazio, Samp e Roma, unite ad un gioco che latita e ad una difesa che appare tutt’altro che impenetrabile hanno posto in dubbio la posizione di Vincenzo Montella. Che, alla ripresa del campionato, avrà il derby contro l’Inter da giocare: un crocevia fondamentale per la guida tecnica rossonera. Ma, andando con ordine, vediamo tutte le possibili soluzioni in caso di sconfitta nella stracittadina.

Fiducia incondizionata

Fassone e Mirabelli, subito dopo il triplice fischio di Milan-Roma, hanno garantito la totale fiducia nell’ex tecnico della Fiorentina. Una linea sacrosanta per un club come quello meneghino, raramente abituato a cambiare in corsa. Per cui, ci sono ottime ragioni per credere che, anche in caso di KO contro Icardi e soci, Montella potrebbe mantenere il suo posto a Milanello. Almeno nel breve periodo.

Certi amori non finiscono

Anche perchè, nella giornata di ieri, Carlo Ancelotti ha frenato le voci che l’avrebbero ben visto prendere il posto del collega campano. Dopo l’esonero subito dal Bayern, primo in carriera, il tecnico di Reggiolo ha chiarito di voler star fermo per una decina di mesi, allontanando i nostalgici che già ne sognavano un ritorno a San Siro. Chissà, però, se chiamassero Fassone e Mirabelli cosa risponderebbe Carletto. Uno che, tuttavia, non è solito “sviare le indagini” in tali circostanze: in virtù di questo, al momento, l’ipotesi di rivederlo a Milano è remota.

Saudade

Ed è qui che subentra Antonio Conte. Ridondante e ricorrente sogno milanista, l’attuale trainer del Chelsea non ha mai trovato piena sintonia con i blues e, come dichiarato da lui stesso, a fine stagione vorrebbe e potrebbe tornare in Italia, dove peraltro risiede la famiglia. È qui, dunque, che potrebbero incontrarsi i destini dell’ex ct della Nazionale e del Diavolo. Che, a quel punto, potrebbe anche concludere l’annata con Montella, salvo clamorose eventi, per poi affidare a Conte la costruzione di un nuovo ciclo vincente.

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