Sosta d’ottobre: alla ripresa, il Milan non sbaglia mai

Sosta benedetta, o sosta maledetta. A seconda dei momenti in cui il campionato si ferma, ciascuna squadra fa un bilancio: andare in letargo per lasciar spazio alla Nazionale, può voler dire grane in caso di sconfitta nell’ultimo turno utile, o meritato riposo in caso di un ruolino di marcia positivo. Quasi a maledire che il torneo si debba fermare in un momento in cui tutte le ciambelle riescono col buco.

Al Milan di oggi toccano le grane: il doppio 0-2 con Sampdoria e Roma, dove si è creato poco o nulla e si è tornati a casa con le pive nel sacco, è un profondo esame di coscienza che i montelliani avranno 15 giorni per svolgere. E poi? Beh, ci si augura che vada come è andata nelle ultime stagioni.

L’ultima sconfitta post-sosta, per i rossoneri, è datata 20 ottobre 2012, un 2-3 a Roma con la Lazio nell’ultima stagione intera di Allegri, che centrò comunque il terzo posto. Poi il ruolino di marcia sorride al Milan: l’anno seguente, ottobre 2013, arriva il successo per 1-0 contro l’Udinese, poi, nel 2014, è invece la vittoria di Verona con l’Hellas a illudere il Milan di Inzaghi che chiuderĂ  decimo. Con Mihajlovic, annata ’15-’16, andati al riposto con uno 0-4 sul groppone subito dal Napoli a San Siro, i rossoneri pareggiarono 1-1 contro il Torino all’Olimpico. Sino ad arrivare allo scorso anno, quando Montella, al primo anno sulla panchina milanista, sbaraglia anch’egli Verona con lo stesso punteggio, 3-1, questa volta contro il Chievo.

L’impegno di questa stagione, una volta che l’Italia di Ventura avrĂ  sbrigato le sue pratiche, è però un test piĂą probante: la grande fame di campionato che salirĂ  in questi quindici giorni, sarĂ  placata dal derby in casa dell’Inter. Durante la sosta, radunare le idee e tenere insieme i pezzi di un puzzle costato piĂą di 200 milioni, sarĂ  dunque ancora piĂą importante.

 

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