Vincente e convincente, a tratti entusiasmante. Ma è solo il primo passo

Siamo, probabilmente, tutti d’accordo. Il Milan di Vincenzo Montella, ieri sera, ha giocato probabilmente la miglior partita della sua Serie A. Come da titolo, il Diavolo ieri ha ottimamente interpretato un match che, al contrario, era ricco d’insidie. Sia per il momento attraversato dalla squadra meneghina, sia per l’ottima organizzazione di un Chievo che, a prescindere dal risultato, resta una delle compagini più compatte del nostro massimo campionato.

Progressi

Per cui, dopo le tante delusioni delle ultime settimane, i tifosi rossoneri non possono che reputarsi soddisfatti. Al Bentegodi, infatti, si è visto, oltre al successo, anche un corposo up-grade nella qualità del gioco. Merito sicuramente della bravura dei singoli -Suso su tutti- ma anche di una crescente intesa collettiva che pur si era intravista contro il Genoa. Dove, inevitabilmente, l’espulsione di Bonucci ha fatto la differenza.

Tabù big match

Sabato pomeriggio, a San Siro, arriverà la Juventus. In un test logicamente più probante rispetto a quello di Verona. E che, razionalmente, non potrà essere fallito. Cestinare l’ennesimo scontro diretto -dopo quelli contro Lazio, Roma ed Inter- non sarebbe ammissibile e renderebbe, di fatto, impossibile la rincorsa alla Champions League. Il primo passo, comunque, ieri è stato fatto: la speranza è che non sia un fuoco di paglia, ma una vera inversione di rotta nella stagione del Milan.

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