CorSera: Milan, l’entusiasmo è svanito, ridimensionato anche il business plan. Ma la squadra è col tecnico

Tre mesi fa, a San Siro, quasi 70 mila persone piene di entusiasmo accoglievano il Milan nel suo debutto stagionale contro il Craiova. Oggi, da quel 3 agosto, sembra che siano passati tre anni: l’entusiasmo di quei giorni ha lasciato spazio alle accuse, sfociate nel verdetto che vede come unico colpevole l’allenatore.

Lo 0-0 di Atene non compromette la qualificazione ai sedicesimi di Europa League tuttavia, scrive il Corriere della Sera, allunga la serie di partite senza gol realizzati (sei nelle ultime nove) e accende riflessioni sul gioco della squadra, apparso in involuzione fisica, tattica e temperamentale. Al momento la società sta analizzando le ragioni che impediscono alla squadra di sbloccarsi, se hanno origine psicologica, se risiedono nei fisiologici tempi di adattamento, o se la scelta dei giocatori è stata sbagliata (i nuovi non rendono quanto preventivato). Un punto a favore dell’attuale allenatore è la gestione dello spogliatoio, ancora saldo nelle sue mani a meno di qualche scontento per il poco spazio.

Il match di Sassuolo evoca brutti ricordi ai rossoneri: nel 2014 saltò Allegri, perse Seedorf e anche per Inzaghi e Mihajlovic fu complicato. Una eventuale decisione su Montella verrà comunque presa nei giorni di sosta seguenti alla partita, e non nella notte come fu con il tecnico scudettato. Anche le aspettative dell’ambiente si sono ridimensionate rispetto a tre mesi fa: nel business plan che Marco Fassone ha presentato agli istituti di credito, l’obiettivo minimo è diventato l’Europa League e non la qualificazione in Champions, allegando anche la cessione di un giocatore.

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