Forza Milan, 5 cose da leggere questo mese

IL SEGRETO DI LUCAS
Il personaggio di copertina è Lucas Biglia, il regista arrivato in estate dalla Lazio che si racconta in esclusiva per i lettori. “Sono un perfezionista, cerco sempre il meglio in ogni cosa. A volte ripenso a quello che sto facendo e forse esagero. Ma è un sentimento che ho per il calcio e credo che se non la pensassi così non sarei arrivato così in alto”, l’opinione del centrocampista argentino, tra i pochi calciatori del suo Paese a non avere un soprannome. “È una tradizione che nasce nelle giovanili: l’allenatore o gli stessi compagni di squadra te lo affibbiano e ti rimane attaccato. Io sono felicissimo di non averne uno”.

WEAH FOR PRESIDENT
Un servizio speciale è dedicato a George Weah, idolo dei tifosi rossoneri nella seconda metà degli anni ’90 e protagonista nella vittoria di due indimenticabili Scudetti. L’ex centravanti liberiano si è cimentato in un’altra sfida importante e prestigiosa, quella per la Presidenza della Repubblica del suo Paese. Tra i tanti momenti da ricordare del suo periodo milanista, il gol realizzato al Verona partendo dalla propria area di rigore e la doppietta a Torino contro la Juventus nella stagione del Centenario: indimenticabile la sua corsa mano nella mano con Boban per andare a raccogliere gli applausi dei tifosi.

RICORDO DI LIEDHOLM
A dieci anni dalla scomparsa, è stato dedicato uno spazio a Nils Liedholm e ai suoi grandi successi, da giocatore e da tecnico, che l’hanno reso uno tra i milanisti più amati di ogni epoca. “Un signore prima che un campione. Un educatore prima che un allenatore”, il ritratto tracciato dal giornalista Gigi Garanzini corredato da due episodi divertenti: “La volta che a San Siro scoppiò un grande applauso perché finalmente, dopo anni, aveva sbagliato un passaggio. O quell’altra volta che da fuori area colpì la traversa così forte, ma così forte, che il pallone rimbalzò oltre la metà campo e il Milan rischiò di prendere gol in contropiede”. Indimenticabile Barone.

LO SPIRITO DI RINO
Tra le interviste di questo mese, una è dedicata a Rino Gattuso, perfettamente calatosi nei panni di allenatore della Primavera. “Tornare a lavorare a Milanello dove mi sono sempre sentito a casa e ritrovare le persone con le quali ho condiviso qualcosa d’importante sono cose che non hanno prezzo”, sottolinea “Ringhio” che ci racconta la sua giornata-tipo: “Arrivo al centro sportivo alle 13.30 e vado via alle 8 di sera. Per me il gruppo di lavoro è importantissimo, non bisogna mai dare la sensazione d’improvvisare. L’obiettivo è di far crescere i giovani e portare qualcuno di loro in prima squadra”.

VECCHIA GUARDIA PER L’EUROPA
Gattuso compare anche nella rubrica che raccoglie le citazioni dell’ultimo mese, insieme con due compagni di quel formidabile Milan. Il tecnico della Primavera cita l’esempio di Paletta (“È un ragazzo che i giovani devono prendere come esempio: un giorno si è presentato in albergo alle 6.50, anche se la partita era alle 10, per chiedermi se potesse mettere minutaggio”), mentre Paolo Maldini sottolinea l’imprevedibilità legata ai cambiamenti (“Di matematico nel calcio non c’è nulla”) e Demetrio Albertini vede ancora aperta la corsa per l’Europa: “Champions? Sarà difficile ma nulla è impossibile”.

Fonte: acmilan.com

 

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