La maledizione della fascia destra. Da Conti a Calabria passando per altri incubi

Non sembra esserci pace per la fascia destra del Milan. Passa un giocatore, ne passa un altro, esce un titolare e entra un teorico sostituto. Nessuno riesce a vivere un mese di tranquillità. Tutto è partito il 15 settembre con l’infortunio in allenamento di Conti. Andrea, pagato 20 milioni in sede di mercato, era una pedina fondamentale nel nuovo sistema di gioco che prevedeva la difesa a tre e due esterni di gamba sulle corsie. Quel giorno cambia tutto. Gli aggiornamenti sull’ex atalantino arrivano piano, poi si comprende. Il legato crociato anteriore del ginocchio sinistro si è rotto. Conti si fa operare e finalmente torna il sorriso. In queste settimane i tifosi hanno seguito il suo recupero tramite social e lo hanno rivisto allo stadio assieme ai suoi compagni. Ma la fascia destra, come sottolinea l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, continua ad avere le sue difficoltà.

Il favorito in estate per ricoprire il ruolo di vice-Conti era Davide Calabria. Per Montella il giovane laterale aveva qualcosa in più rispetto ad Abate. Calabria, però, ha faticato ad avere continuità. La prestazione negativa di Roma contro la Lazio e l’infortunio di Verona hanno rallentato la sua crescita.  La pratica contro il Chievo era ormai chiusa quando Davide è caduto male dopo uno scontro aereo con Gobbi. Intervento medico e responso immediato. Trauma cranico facciale. Domenica poi, nel match contro il Sassuolo, Calabria ha dovuto abbandonare il campo dopo soli 15 minuti dal fischio d’inizio, a causa di una distorsione alla caviglia. Lì, a destra, continua a non esserci pace.

Per Abate, invece, solo 331 minuti in campo in Serie A e un’insoddisfazione di fondo per le scelte tecniche di Montella. Così, nelle ultime partite, da quelle parti si è visto anche Musacchio. Non da terzino vero, non lungo la fascia ma come centrale di destra nel 3-4-2-1. Una posizione che, quando il Milan si mette a quattro, lo porta ad allargarsi sulla destra. Succede a lui e a Zapata, con l’unica differenza che il colombiano è più portato a fare quel lavoro, mentre Mateo non è troppo a suo agio. Per la povera fascia destra, oltre ai miglioramenti da parte di Abate, la nota positiva in questa prima parte di stagione è stato l’ottimo rendimento di Fabio Borini. Un’ex ala sinistra…

 

 

Impostazioni privacy