Montella a Sky: “Domani dobbiamo passare il turno. Le critiche? Sono abituato ad essere sotto osservazione”

Alla vigilia di Milan-Austria Vienna, i colleghi di Sky Sport hanno intercettato il tecnico rossonero Vincenzo Montella: “L’Europa è la casa del Milan e ci teniamo a passare il turno. Dobbiamo farlo con una giornata d’anticipo, ci sono esempi di squadre che non ci riescono. È il primo obiettivo stagionale. Abbiamo bisogno di fare la partita, vincerla perché teniamo all’Europa e siamo il Milan. Il campionato? Penso che il Milan debba fare il Milan. Non ci può bastare una buona partita contro un avversario di grandissimo livello. Non ci può bastare, dobbiamo giocare da Milan per arrivare agli obiettivi. A volte si passa anche dalle sconfitte. Noi ora giochiamo con quelle che ci stanno dietro in classifica, ma non ci sono partite facili. Sono fiducioso perché dipende più che mai da noi. Le avversarie sono difficili, ma alla nostra portata. Dobbiamo tornare ad esser Milan anche nella fase offensiva. Siamo migliorati dietro, ma davanti dobbiamo esser più veloci e non sbagliare la scelta finale e i tiri. Tiriamo molto, le punte vanno servite meglio La cena di squadra? Penso che sia facile andare a cena dopo le vittorie o su forzature. Questa è stata bella e spontanea, arrivata per gradi da parte dei giocatori. La squadra sta diventando squadra, nonostante qualche equivoco iniziale. Il mio futuro? E’ una situazione alla quale mi sono abituato. Ho imparato a gestire dei momenti più negativi per un allenatore. Accettare le critiche ti aiuta a fare il salto, sono sempre sotto osservazione e non mi esimo da questo, perché è il mio lavoro. Ci sono critiche giuste, facili da accettare, e ingiuste, che sono meno digeribili. Ipotesi Ct part-time? Non penso che Ulivieri lo permetta, perché gli piace dare posti di lavoro a più persone. È giusto che decida lui. Io alleno il Milan e sono concentrato totalmente su questa opportunità, che è fenomenale. Ho incontrato Lippi da svincolato, abbiamo fatto una chiacchierata, è stato uno scambio di vedute utilissimo che mi ha dato una possibilità di crescita. Io alleno il Milan e penso al Milan. Chi in federazione? Io credo che servano persone che sappiano fare politica sportiva e poi, magari, qualcuno che spieghi cosa voglia dire indossare la maglia della nazionale. Un anello di congiunzione credo che sia normale“.

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