Sassuolo-Milan, le pagelle rossonere: Romagnoli e Bonucci ritrovati, Suso si conferma vero top player

Segnale di ripresa. Dopo una prima parte di gara piuttosto confusa e all’insegna dell’improvvisazione, i ragazzi di Montella trovano un gol (finalmente) da calcio piazzato e, acquistando fiducia, controllano tranquillamente il match nel secondo tempo, segnando il raddoppio con il solito Suso. Da sottolineare la rete inviolata e le buone prestazioni dei difensori, ma non c’è da rimanere con i piedi per terra, dato che l’avversario, il Sassuolo, in sei partite casalinghe ha segnato un solo gol. Le pagelle della sfida secondo SpazioMilan.it:

Donnarumma voto 6,5 – Partita tutto sommato tranquilla quella del diciottenne portierone. Merita la sufficienza piena soprattutto per il miracolo compiuto nella prima fase di gioco, senza il quale il Diavolo sarebbe stato costretto ad affrontare l’ennesima gara in salita.

Bonucci voto 6,5 – La squalifica sembra avergli fatto bene davvero. Il capitano rossonero gioca in maniera attenta per tutti i novanta minuti e sul finale di primo tempo si rende protagonista di un intervento in extremis su Missiroli che salva il vantaggio del Milan. Ritrovato.

Romagnoli voto 7 – Si conferma anche stasera il difensore più in forma del Milan. Oltre all’ottimo lavoro in fase difensiva, è da premiare per il gol segnato forse nel momento di maggiore sofferenza dei milanisti.

Zapata voto 6 – Dopo la buona prova contro la Juventus il colombiano si conferma in buono stato di forma. A metà del primo tempo si concede la consueta amnesia a centrocampo, che permette la ripartenza al Sassuolo, ma nel complesso è ordinato e diligente.

Montolivo voto 6 – Rientra dal primo minuto in campionato e non fa rimpiangere (l’ultimo) Biglia. Senza lode e senza infamia, gioca una partita modesta, sbagliando poco in fase di impostazione.

Kessié voto 6,5 – Il riposo in Europa League gli fa bene e contro il Sassuolo sembra rinascere. Eccezion fatta per qualche errore in disimpegno, è protagonista di un’ottima prova sul piano dell’intensità e della corsa. Da premiare il break offensivo con il quale serve Kalinic verso la fine del primo tempo, in seguito del quale nasce il corner che Romagnoli trasforma in rete per l’1-0 rossonero.

Calabria s.v. – Rientra dopo l’infortunio contro il Chievo ma dopo meno di un qurto d’ora è costretto ad uscire nuovamente per un pestone alla caviglia sinistra. Sfortunato. (Dal 14′ Abate voto 6 – Entra a freddo e nel primo frammento di gioco pasticcia e non affonda. Nella ripresa cresce e controlla serenamente insieme a Suso la corsia di destra).

Borini voto 6 – Solita grinta, solito orgoglio. Non combina nulla di sorprendente, ma oltre a contribuire generosamente alla fase difensiva, davanti spinge e si rende pericoloso con iniziative individuali e con il tiro da fuori. Stakanovista. (dal 81′ Antonelli s.v.).

Suso voto 6,5 – Che dire: dribbling sul fondo e sinistro tremendo sotto la traversa. Anche contro il Sassuolo la differenza la fa lui. Non si guadagna il 7 in pagella solo per la prestazione scialba del primo tempo. Nella ripresa crea scompiglio sulla destra ed è protagonista di tutte le iniziative offensive del Milan.

Calhanoglu voto 5,5 – Anche giocando in una posizione a lui più congeniale, che lo risparmia da particolari compiti difensivi, non incide e ricama poco. Dal suo piede ci si aspetta di più. Troppi errori in fase di costruzione. (dal 64′ Locatelli voto 6 – Entra forte e serve bene i compagni d’attacco che però sprecano malamente).

Kalinic voto 5,5 – Non riceve palloni giocabili quasi per tutto il primo tempo. Al 38′ è però Consigli a impedirgli la gioia del gol con un miracolo sul suo colpo di testa. Nel secondo tempo fatica a rendersi vivo dentro l’area e non conclude in porta.

Montella voto 6,5 – Le pressioni stasera erano molte e lui se l’è cavata bene. Azzecca il secondo cambio, sostituendo dopo pochi minuti della ripresa l’opaco Calhanoglu con Locatelli e passando di fatti ad un 4-3-3 che permette a Suso di esprimersi con più incisività in fase offensiva. Sul finale preferisce dare fiato all’esausto Borini piuttosto che una chance ad André Silva. Dopo la sosta delle Nazionali tocca il Napoli: quello San Paolo sarà il vero banco di prova dell’Aeroplanino.

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