AcMilan.com, le 5 considerazioni sul 2017

1- UN ANNO A TRE VOLTI
Non è stato un anno semplice ma è stato un anno storico. Del resto, fasi di questo tipo si ripetono ciclicamente nelle varie epoche delle grandi squadre. Il 2017 è iniziato con la Supercoppa Italiana festeggiata a San Siro, prima dell’inizio della prima gara dell’anno solare, vinta 1-0 sul Cagliari con gol di Bacca. L’anno solare è proseguito con il “closing” e il cambio di proprietà del mese di aprile, con la conseguente conclusione della grande epoca berlusconiana che era iniziata nel 1986. Poi, il grande entusiasmo per il calciomercato estivo, una squadra giovane e rinnovata, i risultati altalenanti, tra campionato e Coppe. Un anno di formidabile transizione, in cui è fondamentale non perdere di vista la visione: creare un nuovo Milan in grado di riposizionarsi tra i grandi Club d’Europa e del mondo.

2- I GIOVANI, MA NON SOLO
L’approccio della nuova dirigenza e della nuova proprietà è stato essenzialmente meritocratico, in un mix ragionato tra continuità e novità. La linea dei giovani italiani è stata rafforzata, nei casi in cui i ragazzi del vivaio rossonero si sono messi particolarmente in luce, come confermano i rinnovi contrattuali di Donnarumma, Cutrone e Calabria. Il rinnovo di Suso ha generato non solo un ulteriore valore aggiunto patrimoniale, ma saldato un asset tecnico indiscutibile. Il calciomercato ha poi portato in dote alla rosa rossonera nomi nuovi, sia giovani che di esperienza, che in prospettiva generano una dorsale generazionale da cui ripartire per creare un nuovo ciclo.

3- IL CAMBIO IN PANCHINA
Quando, alla fine di Milan-Bologna 3-0 dello scorso mese di maggio, i giocatori rossoneri alzavano in trionfo Vincenzo Montella a San Siro, nulla lasciava presagire che solo sei mesi dopo si sarebbe interrotta la collaborazione fra il tecnico campano e il club milanista. Tutto ciò è avvenuto a malincuore, sotto la sferza di un periodo non positivo di risultati e di clima complessivo. È arrivato Rino Gattuso, che ha cambiato atmosfera e percorso tecnico: questione di muscoli ma anche mentalità, entrambe componenti che richiedono tempo, e la gloria rossonera sta lavorando duramente e senza risparmiarsi, proprio per riuscire nell’obiettivo.

4- IL CAMMINO DELLA SQUADRA
Il 2017 del Milan sul campo è quello della vittoria in nove uomini contro undici a Bologna lo scorso febbraio, della qualificazione all’Europa League, suggellata poi da una fase a gironi solida; quello del gol di Zapata al minuto 97 del Derby di aprile, ma anche delle più recenti sconfitte a Genova e Verona, o della rocambolesca beffa di Benevento. Con consapevolezza e abnegazione, bisogna migliorare moltissimo, e il Milan lo sa perfettamente.

5- IL TOTALE IMPEGNO DELLA NUOVA PROPRIETÀ: UN PROGETTO PER I TIFOSI.
Il nuovo Milan si è presentato con trasparenza e coraggio. Contatto diretto con il grande popolo dei tifosi milanisti, e grandi investimenti sul mercato. L’entusiasmo è stato subito tangibile, poi non riscaldato dal rendimento della squadra. Ma la Società va avanti, con entusiasmo e senza alcun tipo di rallentamento. Sono state tante le prove, mediatiche, istituzionali e di campo affrontate dal Milan, anche molto dure. I temi finanziari, tavolta raccontati da alcuni media con reali inesattezze e un’inflazionante tendenza a voci e suggestioni, ha generato un alone di infondato scetticismo. Ma la proprietà, i tifosi, squadra, la dirigenza non mollano: dedizione totale e pianificazione sono stati i tratti distintivi di questi ultimi 9 mesi. Non è possibile prevedere cosa offrirà il 2018, ma il Progetto va avanti, per un Milan solido e competitivo.

Fonte: AcMilan.com.

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