Milan Ladies, Ronchi: “La Riozzese è tra i nostri avversari diretti. A livello personale conta molto”

Vigilia di campionato per il Football Milan Ladies che domenica alle 14.30 affronta la Riozzese al Centro Sportivo Comunale Ugo Guazzelli di Riozzo. Dopo l’amichevole di ottobre durante la sosta per le nazionali questa volta si fa sul serio e si spera in un epilogo differente. A decidere la volta scorsa era stato un gol dalla distanza di Pasquino, ma le rossonere non si possono permettere passi falsi considerato il ritmo delle avversarie in classifica.

Credits: Ufficio Stampa Football Milan Ladies

A parlare dell’incontro ai microfoni di SpazioMilan.it Francesca Ronchi, che ben conosce le avversarie avendo giocato per le rosanero la scorsa stagione: “Sono sicura che domenica contro la Riozzese sarà una bella partita, ce la giochiamo assolutamente alla pari, perché anche loro stanno facendo un bel campionato e sono nostre avversarie dirette per i primi 3 posti“. Il valore delle rosanero però non spaventa il gruppo guidato da Mister Reggiani: “Il nostro obiettivo è continuare a fare bene anche se è sempre più impegnativo: chi ci affronta ormai lo fa con il coltello tra i denti perché i numeri in classifica parlano da soli – spiega Francesca – ogni partita è difficile, il livello di concentrazione deve essere sempre alto e dobbiamo guardare alla singola prestazione, passo dopo passo, lavorando bene durante gli allenamenti, ogni singola settimana”.

Sulla sua esperienza alla Riozzese il difensore rossonero ha solo belle parole: “Il fatto che lo scorso anno ho giocato con loro a livello personale conta. Ho molta stima di questa squadra, sia come gruppo sia come capacità e so che giocare contro di loro sarà una bella sfida a prescindere dal risultato finale. Per me sicuramente sarà ancora più grande, perché anche se lo scorso anno mi sono rotta il crociato nel girone d’andata, mi sono trovata molto bene, le ragazze e lo staff mi hanno sempre supportato e giocare contro persone che conosci e a cui ti sei affezionata è sempre più difficile, perché bisogna riuscire comunque a mantenere la carica di agonismo al massimo”.

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