Troppo accanimento sul Milan, la stampa italiana abbassi i toni

Giorni concitati e per niente tranquilli, quelli del Milan e dei tifosi rossoneri. La presunta inchiesta della Procura di Milano sulla vendita del club (poi smentita dal procuratore capo di Milano, Francesco Greco), ha creato un vero e proprio giallo. E in questo mare di supposizioni ha sguazzato con piacere tutta la stampa italiana, che ha ripreso a catena la notizia lanciata dai quotidiani “La Stampa” e “Il Secolo XIX”.

Troppo facile e succulento, per i media nostrani, crocifiggere subito il Milan e la sua nuova e vecchia proprietà in un colpo solo, dando in pasto alle belve l’indiscrezione. Ma, come detto, l’ipotesi sulla vendita gonfiata della società non è suffragata da alcuna prova ufficiale, considerato appunto che dalla Procura negano categoricamente l’esistenza di un procedimento penale.

A rafforzare il fronte della smentita ci ha pensato ieri anche il proprietario del club rossonero, Li Yonghong, che ha assicurato che il  processo di acquisizione del Milan si è sempre svolto con la massima trasparenza, regolarità e correttezza, avvalendosi del supporto e della consulenza di advisor finanziari e legali di livello internazionale.

Per questo motivo, è probabile che la nuova proprietà si avvalga di tutte le azioni legali atte a difendere l’immagine delle società del Milan.

Di conseguenza, dopo la voce grossa di Li, è facile credere che anche la stampa italiana ridimensioni la sua linea, con la speranza che polveroni di questo tipo siano sollevati solo in presenza di prove concrete.

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