Il Milan vorrebbe chiudere entro marzo la partita relativa al debito con Elliott. Di fatto, il presidente Yonghong Li intende restituire i 383 milioni prestati dal fondo inglese (303 di capitale piĆ¹ 80 di interessi) nel giro di un paio di mesi, col chiaro obiettivo di presentarsi in primavera all’Uefa con le carte piĆ¹ in regola di quelle che hanno portato alla bocciatura del voluntary agreement lo scorso dicembre. L’organizzazione calcistica europea imporrĆ al Milan un rigoroso settlement agreement, ma sarĆ senz’altro piĆ¹ propensa a tendere una mano se vedrĆ maggiore chiarezza nell’orizzonte rossonero.
Per centrare l’obiettivo la proprietĆ del Milan sta valutando la disponibilitĆ della banca americana Jefferies. Si tratta di una realtĆ che starebbe cercando di mettere a disposizione del club nuova liquiditĆ per almeno 150 milioni attraverso cui chiudere il debito verso Elliott, in scadenza a ottobre. Non solo. Jefferies potrebbe garantire a Yonghong Li una scadenza piĆ¹ lunga del prestto e, soprattutto, un tasso d’interesse piĆ¹ alla portata, in linea con quelli di mercato.
Finora i contatti allacciati con Goldman Sachs, Merril Lynch e Highbridge non hanno portato i frutti sperati. Se sarĆ Jefferies il soggetto decisivo per scongiurare il passaggio ad Elliott lo scopriremo giĆ nelle prossime settimane, perchĆ© il tempo scorre e la dirigenza rossonera non vuole arrivare alla conclusione della stagione in corso senza le idee chiare sul destino economico-finanziario.