
Manuel Locatelli e Patrick Cutrone si raccontano in questa divertente intervista parallela, in cui uno descrive pregi e difetti dell’altro ed entrambi esprimono il proprio senso di appartenenza al Milan, coltivato fin dalle giovanili.
Vi emozionate a vedervi su una figurina Panini? Per Manuel è la seconda volta, per Patrick è la prima… cambia la prospettiva rispetto a quando eravate bambini?
Locatelli: “Sì, è una cosa che tutti sognano. Essere su una figurina vuol dire che la gente può trovare la tua foto: i tuoi nipotini la trovano, i tuoi cugini la trovano… è una bella sensazione, una bella emozione vedersi sull’album Panini”.
Cutrone: “Anche per me è lo stesso. Da piccolo, come penso anche Manuel, collezionavo le figurine. Vedermi adesso come protagonista e una grande emozione”.
Riferendosi a chi è cresciuto nel settore giovanile, si parla spesso di “senso di appartenenza”. Incide? Vedete davvero il Milan come una famiglia?
Locatelli: “Sì, è un fattore che incide tanto: un giocatore che indossa la maglia durante gli anni del settore giovanile e vive dall’interno la prima squadra fin da piccolo, anche solo guardandola in allenamento, ha sicuramente senso di appartenenza al club perché sa benissimo cosa significhi indossare questa maglia. Poi è normale che indossarla al Vismara, al Lombardia 1 oppure a San Siro siano cose molto diverse. Pero il senso di appartenenza conta, perché sai cosa significa sudare la maglia e sai quanto è pesante”.
Cutrone: “Anche secondo me il senso di appartenenza è importante. Ho sempre tifato per il Milan e arrivare a giocare per questa squadra è un motivo di orgoglio”.
Vi ricordate il vostro primo giorno al Milan?
Restando tra i ricordi, com’è stato il primo giorno nello spogliatoio della prima squadra?
Locatelli: “Stavo facendo cyclette e mi comunicarono che mi avrebbero aggregato alla prima squadra. Vittorio Mentana (l’ex team manager, n.d.r.) si avvicinò, mi disse di portare le mie cose dove prima c’era Nocerino. All’inizio ero timidissimo, non dicevo una parola. Ora invece sono integrato e tranquillo”.
Cutrone: “Anch’io venni chiamato da Mentana. Era il gennaio del 2017, mi disse: «Da oggi dovrai cambiarti con la prima squadra e starai con noi». Ero felicissimo, all’inizio anch’io ero timidissimo perché non conoscevo nessuno, ma mi hanno subito aiutato tutti”.
C’è un giocatore che vi ha aiutato più degli altri nel passaggio dalle giovanili alla prima squadra?
Locatelli: “Montolivo, Abate e Antonelli mi hanno sempre fatto star bene. Poi tra noi più giovani (Patrick, Davide Calabria e Gigio Donnarumma, n.d.r.) l’intesa era facile, essendosi creato un rapporto fin dalle giovanili”.
Che consiglio vi sentireste di dare a tutti i ragazzini che stanno intraprendendo la vostra strada?
I social li usate come divertimento?
Locatelli: “Non mi piace mostrare la mia intimità, raccontare la mia vita in pubblico. Li uso più per i tifosi, per poter interagire con loro”.
Cutrone: “Anch’io, infatti ho soltanto foto relative al calcio o quasi”.
A proposito, visto che avete festeggiato il compleanno a poca distanza l’uno dall’altro (Patrick il 3 gennaio, Manuel l’8, n.d.r.), vi siete fatti gli auguri a vicenda?
fonte: acmilan.com
This post was last modified on 26 Gennaio 2018 - 16:24