Il Milan chiama, Patrick risponde. La panchina è ancora necessaria?

Il Milan ha superato la prova del nove. La vittoria conquistata contro la Lazio, la terza consecutiva in campionato, ha lasciato delle certezze concrete, riaprendo anche il discorso Champions League. Un successo di carattere, conquistato contro una delle migliori squadre del momento, che riposiziona il Milan tra le big del campionato. Gattuso ha finalmente unito il gruppo, lesionato nell’ultima parte del girone di andata e risanato in questo inizio di ritorno.

Tra i migliori attori della gara – oltre a Calabria, Donnarumma e Bonaventura – spicca Cutrone, autore della prima rete rossonera che ha alzato un polverone di polemiche. Gettato nella mischia a seguito di un problema rimediato da Kalinic, Cutrone come al solito ha preso in mano il reparto avanzato ed anche il suo Milan. Passa un quarto d’ora e la mette già dentro, sprigionando tutto il suo carisma nel catino di San Siro, infuocato ed innamorato del numero 63. Utilissimo ma non determinante, dato che cinque minuti piu tardi Marusic riequilibra il risultato pareggiando per la Lazio. La scena comunque se la prende Bonaventura, siglando il gol del raddoppio rossonero mentre Patrick si gode l’ennesima prestazione di grande livello.

Determinante nel derby di Coppa Italia ed incisivo con i biancocelesti, Cutrone sembra pronto alla consacrazione definitiva, con la speranza che il suo score in campionato migliori costantemente. Adesso la domanda è naturale: quanto conviene al Milan tenerlo ancora in panchina? La risposta sembra ormai scontata, quasi ovvia…

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