È la forza del gruppo che fa quella del singolo

 La prestazione offerta dal Milan nell’ultimo turno di campionato contro la Lazio, una delle squadre più in forma del panorama calcistico italiano, certifica che la tanto attesa svolta è finalmente in atto. La vittoria contro i capitolini, aldilà dei 3 punti in più in classifica, della terza vittoria di fila (evento che non si verificava da quasi un anno), è soprattutto l’emblema del lavoro fatto da Gattuso sulla squadra.

Apice della stagione milanista, la gara coi biancocelesti lascia in eredità al mister molte certezze in più. Per buona parte della stagione le altalenanti performance della squadra dipendevano quasi esclusivamente dalla buona stella di Suso. Adesso il Milan può annoverare molte più frecce al proprio arco.

Anche quando lo spagnolo non eccelle, sono altre le individualità a spiccare ed a guidare il gruppo al successo. Bonaventura, gettatosi alle spalle le incomprensioni con Montella, è ritornato sui suoi consueti standard. Ma non dimentichiamoci di Kessié, sempre più vicino al giocatore straripante acquistato quest’estate dall’Atalanta, di Calhanoglu, dai cui piedi nell’ultimo mese prendono il via le trame offensive più pericolose dei rossoneri e di Calabria, che proseguendo su questi livelli metterà sicuramente in difficoltà il tecnico col prossimo rientro di Conti.

Questi sono solo gli esempi più lampanti di un gruppo che, cementandosi anche fuori dal campo, è ora più consapevole dei propri mezzi. E può, anzi, deve restituire al campionato italiano una delle protagoniste più attese di quest’estate. La strada è quella giusta.

Impostazioni privacy