Che Diavolo di spreco a Udine. Champions League: si può fare?

CONTINUITA’ TROVATA

Restano dieci i punti che separano il Milan dal primo, vero obiettivo stagionale: la Champions League. E di per sé dieci punti sono parecchi. Ma se pensiamo a qualche tempo fa (prima di Natale per intenderci), tutto sembra più accessibile. Tra fine dicembre e gennaio il Milan ha iniziato a prender ritmo. Sono arrivati i risultati: cinque utili consecutivi, conditi da tre vittorie. Si è visto il gioco. Si è sentito il carattere. Non che sia tutto rose e fiori, chiaramente, ma almeno i punti iniziano ad aumentare.

UDINE: DUE PUNTI BUTTATI

E’ in questo senso che il punto di Udine non può che lasciare tanto amaro in bocca. Due punti buttati, insomma. Già, perché i risultati delle altre avrebbero reso ancor più importanti un’eventuale vittoria. Partiamo dal presupposto numerico che questo weekend il Milan non abbia effettivamente perso punti dal quarto posto, ma non ne abbia neppure guadagnati. Aggiungiamoci però che si è fatto scavalcare dall’Atalanta. E una squadra in più davanti non è mai cosa buona. Analizziamo quindi i risultati di quelle che erano (e restano) davanti, ipotetiche rivali di una clamorosa lotta per la Champions: Sampdoria, Roma, Inter e Lazio. La Roma ha vinto, Samp e Inter hanno pareggiato, la Lazio ha perso. Due pari, una sconfitta e una sola vittoria. Ergo: vincere, per il Milan, avrebbe significato rosicchiare punti a tre delle quattro potenziali avversarie. Il che, in questo periodo della stagione, avrebbe avuto una discreta rilevanza.

CHAMPIONS: CREDIAMOCI

Per un pareggio a Udine in tanti avrebbero firmato, prima della partita. Loro, del resto, non perdono da novembre e venivano da venti punti nelle ultime otto gare. Eppure, ecco, col senno di poi vincere non sarebbe stato poi così male. Ora i punti dalla Champions restano dieci, peccato che per ogni giornata che passa diventino idealmente di più. Crederci è possibilissimo, riuscirci un po’ è meno. Ma, sappiamo com’è il calcio…

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