Milan, avanti così: stringere i denti per il rush finale

Se tre mesi fa pareva impossibile trovare nuove parole per descrivere lo stato di immobilismo e appiattimento del vecchio Milan montelliano, oggi non se ne trovano di ulteriori per raccontare la rinascita di una squadra che era pur valida ma assemblata male e allenata peggio. Lungi dall’indicare l’ex tecnico rossonero come unico responsabile, ma evidentemente in estate è stato fatto qualche conto senza l’oste. Oggi il Milan, che ha messo i soprammobili al giusto posto e gli scaffali in ordine, inteso come gli interpreti nel proprio ruolo, guarda la classifica con più ottimismo, perché vincere aiuta a vincere. Quarantuno punti, e nelle ultime nove partite più nessuna sconfitta dal 23 dicembre; il 2018 rossonero tra campionato, Coppa Italia ed Europa League è gustoso come un piatto prelibato.

Ora però viene il difficile: ieri è stata vinta la partita forse più importante e delicata di un ciclo insidioso, e all’Olimpico fra sei giorni alle 20.45, Gattuso affronterà il primo esame di maturità. E’ un Milan che però dovrà anche andare oltre al risultato: la consapevolezza più grande e concreta è aver posto delle basi, aver trovato un gioco e rilanciato qualche giocatore che si era smarrito. Solitamente, in queste condizioni, arrivano anche i risultati, come sta accadendo. Il miglior acquisto in tempi in cui il calciomercato è fermo, sarà quello di Andrea Conti, più che mai smanioso di riprendersi quella fascia destra e, perché no, mettere in calce una difesa tutta italiana con Bonucci, Romagnoli e magari Calabria a sinistra.

Nel calcio si passa da un eccesso all’altro con una velocità fulminante: vedere per credere gli inizi di stagione di Inter e Lazio, formidabili protagoniste in avvio di campionato mentre il Milan annaspava. Ora le parti paiono essersi capovolte e con il recupero di punti importanti la lotta per il quarto posto, distante ora sette punti, è ancora alla portata di Gattuso, pensando soprattutto al derby del 4 marzo e al tempo che manca al termine del torneo. Le insidie però sono dietro l’angolo: una situazione societaria ancora tutta da chiarire, con l’ormai celebre prestito da rimborsare a Elliott unito alle voci di speculazioni e operazioni poco chiare che premono a mezzo stampa di cui non si conosce ancora la reale fondatezza, e la tenuta fisica della squadra, chiamata a trovare un equilibrio e una resistenza che permettano di conservare quella continuità che la sta portando sempre più in alto, sono le nuove sfide. Che però, a un Milan così, non spaventano di certo.

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