Milan, che peccato. Ingenuità e carenza di gol ancora le uniche pecche

Milan, che peccato. La trasferta di ieri avrebbe potuto portare il Diavolo a -8 dall’Inter in piena corsa per la Champions. Alla Dacia Arena era molto difficile, l’Udinese con l’arrivo di Oddo ha dimostrato di poter lottare per un posto europeo, ma i rossoneri erano avanti grazie a un gioiello di Suso e, come spesso accaduto in questa stagione, a causa di un’ingenuità sono rimasti in inferiorità numerica e i bianconeri ne hanno approfittato realizzando la rete del pari. Un buon punto per il Milan che, però, torna da Udine fortemente rammaricato.

Come riporta l’edizione odierna del Corriere della Sera, anche ieri il Milan ha mostrato importanti segnali di crescita. Il Diavolo ha dimostrato concentrazione per l’intera gara, un’identità di squadra ben delineata e un’intensità figlia del duro lavoro di Gennaro Gattuso. Anche dopo il pareggio subito i rossoneri hanno subito reagito creando due occasione importanti, nonostante l’inferiorità numerica.

La grande delusione di ieri alla Dacia Arena è stato certamente André Silva. Gattuso ha deciso di dare una maglia da titolare al portoghese, ma questa scelta non ha pagato e ancora una volta l’ex Porto ha messo in mostra poca cattiveria in campo. Ha stupito poi anche la decisione di Gattuso di inserire nel secondo tempo Kalinic e non Cutrone, che è il centravanti milanista più in forma in questo periodo. L’attacco continua purtroppo ad essere un problema del Milan, che fa una fatica incredibile a segnare nonostante sia una delle squadre che tira di più in porta.

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