Un’Italia ingenua perde due a zero contro l’Argentina. L’analisi delle prove di Bonucci, Biglia e dell’esordiente Cutrone

All’Etihad Stadium di Manchester, l’Italia di Luigi Di Biagio ha perso due a zero contro l’Argentina. Decisivi, ai fini del risultato finale, sono stati i gol di Banega, che ha superato Buffon con un tiro dal limite, a seguito di palla persa da Jorginho, e di Lanzini, in rete sugli sviluppi di un’azione di rimessa. Dal canto loro, i rossoneri Leonardo Bonucci e Lucas Biglia sono stati impiegati per l’intero arco di gara, ma non hanno brillato. Mentre il centrale originario di Viterbo non sempre è risultato attento, tanto da aver perso un pallone sanguinoso a otto minuti dal termine del primo tempo, il facitore di gioco ex Lazio non è riuscito a imprimere la sua griffe sull’incontro. Nella fattispecie, il numero 21 del Milan ha faticato a interdire con regolarità e non è stato incisivo nemmeno in fase di possesso palla. Al 74′, c’è stato spazio anche per Patrick Cutrone, che ha quindi debuttato con la maglia della Nazionale maggiore. Il centravanti classe ’98, pur essendo entrato in campo con la solita grinta e pur avendo cercato a più riprese di rendersi pericoloso, non ha avuto occasioni per mettersi in luce. Il prossimo impegno degli Azzurri sarà martedì sera, a Wembley, contro l’Inghilterra.

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