Il 4-2-3-1 bianconero che esalta la capolista contro un Milan affamato: la sfida di Torino non è decisa in partenza

La sfida di Torino, nonostante la storia e il blasone del Milan, è al limite del proibitivo soprattutto per un dato che sembra senza senso ma che è realissimo. I bianconeri in Serie A nel 2018 non hanno subito ancora gol. Un qualcosa quasi di unico, se non fosse che il muro difensivo costruito dalla banda di Allegri non è l’unico punto forte della Vecchia Signora. Perchè se dietro eccelle, davanti non sfigura, anzi, la Juve ha anche il miglior attacco del campionato grazie ai suoi 67 gol.

Allegri in questa stagione ha cambiato spesso le carte in tavola, ha utilizzato al meglio il suo reparto offensivo, alternando i suoi uomini e i moduli, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1, sistema di gioco che dovrebbe utilizzare anche nel posticipo di sabato. I tre dietro Higuain dovrebbero essere Mandzukic, Dybala e Douglas Costa. Curioso sarà vedere sopratutto la sfida degli esterni con il croato contro Calabria e il brasiliano che sfiderà Rodriguez, forse uno degli uomini rossoneri meno in forma del momento. E poi in mezzo il Pipita coadiuvato dalla Joya che si troveranno di fronte Romagnoli e il grande ex Bonucci. Come spesso nei big match saranno i duelli individuali a decidere la partita, la Juve ha sicuramente più singoli capaci di tirare fuori il coniglio dal cilindro all’improvviso ma questo Diavolo ha imparato a combattere, a cadere ma anche a rialzarsi e a far male quando sembra tutto perduto. E che a sua volta fa della compattezza difensiva e dell’imprevedibilità davanti le sue armi migliori. La bilancia però pende sicuramente dalla parte dei padroni di casa e primi in classifica.

Da questi numeri sembrerebbe che sabato vada in scena il più classico dei Davide contro Golia versione moderna, ma così non è, perchè il Milan di Gattuso viene da 5 vittorie di fila ed è imbattuto da 10 giornate, avendo collezionato 8 vittorie e un pareggio e avendo fatto peggio solamente di una squadra. Indovinate di chi? Esatto, della Juventus. Però se il campionato fosse iniziato a gennaio e non ad agosto questa sarebbe quindi una sfida d’altissima classifica, come Juve-Milan è quasi sempre stata in passato. La certezza del risultato non c’è ma sicuramente ci sarà una grande preparazione tattica della gara da parte di Gattuso. L’allievo contro il maestro, la corazzata bianconera contro il rossonero che vuole tornare protagonista. L’obiettivo minimo è rendere la sfida meno scontata di quello che appare e proseguire una rimonta partita impossibile e ora diventata un sogno più concreto.

 

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