Mirabelli a SM: “La sosta serviva, ora ripartiamo con entusiasmo: a Torino per farci rispettare. Su Donnarumma…”

Dal nostro inviato dalle tenute La Montina, Christian Pradelli

Presente questo pomeriggio ad un evento organizzato dallo sponsor La Montina, il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli – oltre ad annunciare di fatto il rinnovo di mister Gennaro Gattuso – ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai media presenti, tra cui ovviamente SpazioMilan.it:

Sui prossimi impegni: “Certamente questa sosta ci voleva perchè i ragazzi stavano lavorando tanto, giocando tantissimo contando anche l’Europa League. Ora dobbiamo ripartire, si sono ritrovati oggi coi rientri dalle Nazionali: dobbiamo ritrovare l’entusiasmo e le energie necessarie perchè ci aspettano partite importanti e vogliamo giocarle da protagonisti. Ora abbiamo la testa solo ed esclusivamente alla Juve perchè loro da sette anni stanno dominando il calcio in Italia: sappiamo cosa ci aspetta, pur non avendo paura abbiamo grande rispetto per una squadra abituata a vincere. Noi vogliamo fare la nostra gara facendoci rispettare perchè siamo sempre il Milan. Servirà un’impresa? A mente, se non sbaglio, l’ultima impresa a Torino il Milan la fece proprio con un gol di Gattuso: speriamo…“.

Sul mercato della prossima stagione: “Che sia il lavoro giornaliero o le prossime tournèe, ogni cosa che stiamo programmando lo facciamo insieme a Gattuso. Raiola vorrebbe Reina in porta? Io non ascolto queste cose, so solo che abbiamo Gigio Donnarumma con noi ed è uno dei portieri più forti al mondo. Ce lo teniamo stretto, non abbiamo di questi problemi. Non si tocca, come abbiamo sempre detto”.

Sul coreano Ki e Depay: “In questo momento, al di là che il nostro lavoro ci impone di seguire tutti i giocatori, oggi è prematuro parlare di mercato perché siamo concentratissimi sul finale di mercato. Abbiamo conquistato una finale di Coppa, siamo concentrati su quello”.

Sull’infortunio di Conti: “Siamo dispiaciuti soprattutto per il suo morale, fa parte del calcio. Sarà il primo acquisto del prossimo anno”.

Sulla Nazionale: “L’ho vista, secondo me non va criticata. L’italiano deve ritrovare quell’amore verso la propria squadra. Dobbiamo dimenticarci che non parteciperemo al Mondiale, abbiamo dei giovani importanti per far sì che la nostra Nazionale possa tornare ad essere competitiva. Basta critiche, tutti sono sempre pronti a farlo. Ma difendiamola a denti stretti”.

Su Romagnoli:Vorremmo stesse con noi per tanto tempo, lavoreremo sul rinnovo e non ci sarà alcun problema”.

Su Bonaventura: “Riteniamo ci possa anche lui accompagnare per tanto tempo, ha un contratto fino al 2020 ma ne parleremo. Avevamo tante altre urgenze, per lui c’è un po’ più di tempo ma lo faremo”.

Su Suso: “Noi siamo il Milan, ci sono tantissimi giocatori che vorrebbero vestire questa maglia. Vale anche per tutti i nostri giocatori. Se Suso non avrà voglia di rimanere qui, è giusto prendere in esame la sua richiesta. Se vorrà esercitare la clausola ne parleremo, anche perché non vogliamo chi non vuole far parte del nostro progetto. Io sono contrario alle clausole, ma è stata una precisa richiesta del suo entourage”.

Sull’addio di Sabatini all’Inter:Non conosco le dinamiche, non posso esprimere giudizi”.

Infine ancora su Gattuso: “Voi tutti pensavate quando abbiamo preso Gattuso che sarebbe stato un traghettatore: non ci avete mai sentito dire una cosa del genere. Conoscevamo le caratteristiche umane e quelle tecniche che nemmeno voi ancora conoscete bene. Voglio ringraziare la nostra proprietà cinese perché ci lascia lavorare. E uso “ci” perché parlo di Marco Fassone, che per me è un fenomeno e sa far lavorare bene i suoi collaboratori. Distingue molto bene i ruoli. C’è solo da trovare il momento giusto per formalizzare il rinnovo, ma non c’è proprio nessun problema con Gattuso. Mi sento protetto sia da Fassone sia da Gattuso per le sue competenze. Devo dire che, per quello che è l’andamento attuale, in un’intervista di qualche tempo fa ho spiegato che mi sarebbe piaciuto vedere Gattuso da inizio stagione. Poi nella storia ci sono dei tempi. Avevamo Montella, le cose non sono andate come pensavamo. E devo dire che abbiamo messo tanto in difficoltà Gattuso. Perché eravamo convinti delle sue qualità, ma avevamo paura di bruciarlo. Io lo ritengo un allenatore giovane ma già vecchio, nel senso buono. Riesce a capire e a gestire tante dinamiche. Diventerà un allenatore tra i top”.

Sull’esclusione di Kalinic: “È un ragazzo straordinario, un attaccante di valore. Il suo primo estimatore è proprio Rino Gattuso, che però vuole i suoi uomini al massimo. È uno dei giocatori che Rino stima di più”.

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