Sole 24 Ore: Milan-Inter, il derby dei bilanci (e dei debiti) finisce in pareggio

Milan-Inter, oltre che derby della Madonnina, è diventato anche il derby dei bilanci. Le polemiche si susseguono e i tifosi, dell’una e dell’altra parte, sono preoccupati. Ma chi è più indebitato tra Milan e Inter? Bisogna subito dire che, in fatto di debiti, Milan e Inter non sono educande. Le proprietà cinesi, che dovevano fare sfracelli, alla fine si sono dati da fare molto chiedendo prestiti a destra e manca. Magari lo hanno fatto a causa della stretta del governo cinese, che ha fermato gli investitori che dovevano portare soldi all’estero. Ma ora sia il Milan sia l’Inter hanno una bella fetta di debito con cui convivere, anche se ovviamente bisogna fare distinzioni e spiegazioni ulteriori. Vediamole.

1) L’Inter ha al 30 giugno 2017 637,5 milioni di debiti complessivi ma c’è da dire che ben 221 milioni (oltre un terzo dunque) erano “debiti verso soci per finanziamenti”. Al contrario i debiti finanziari ammontavano a 208 milioni, cioè il debito residuo verso Goldman Sachs che è stato rifinanziato un mese e mezzo fa attraverso l’emissione del bond da 300 milioni. I debiti verso società di calcio (per la campagna trasferimenti giocatori) risultavano invece a 112,5 milioni a fronte di crediti per 93,84 milioni: il saldo è dunque di 18,66 milioni. I debiti verso i fornitori ammontavano a 64,52 milioni a fronte di crediti verso clienti per 50,97 milioni (i debiti commerciali netti erano pertanto 13,55 milioni).

Ora bisogna fare una distinzione: i debiti che possono mettere sotto pressione finanziaria un’azienda sono quelli bancari oppure quelli dovuti all’emissione di bond. In questo caso l’Inter ha rifinanziato il suo debito (con scadenza 2022) tramite un’emissione di 300 milioni. Non ha più debito bancario con Goldman Sachs. E inoltre i debiti verso fornitori sono quasi compensati dai crediti, come pure i debiti verso altre società di calcio.

C’è poi il prestito soci (quindi da parte di Suning) per 221 milioni. In questo caso Suning ha dovuto finanziare il club, in quanto non ha potuto fare aumenti di capitale perché l’azionista di minoranza Erick Thohir si andrebbe in questo caso a diluire. Quindi i soldi sono prestati da Suning peraltro a interessi abbastanza bassi. In definitiva questo è sì un debito, ma è facilmente risolvibile in futuro e potrebbe essere trasformato in capitale dalla stessa Suning.

In definitiva il debito da tenere sott’occhio dell’Inter è di 300 milioni, cioè quello del bond con scadenza 2022.

2) Diverso è il caso del Milan.

Come società operativa in questo momento il Milan ha meno debito dell’Inter. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 ammonta a 165 milioni di euro, dei quali 123 milioni sono relativi ai bond emessi a Vienna e sottoscritti dal fondo Elliott.

Ma in questo caso c’è da fare una considerazione. Il debito del Milan è correlato a doppio nodo con quello della società a monte, cioè Rossoneri Sport, la scatola di Yonghong Li: per altri 180 milioni.
E’ correlato in quanto non potrà essere rimborsato il debito del Milan senza rimborsare anche il debito sopra: quindi il debito del Milan, diciamo a livello di gruppo, è di almeno 303 milioni a cui aggiungere un’altra cinquantina di milioni di interessi (con tassi elevati).
Ora proprio Fassone e il management sta provando a rifinanziare il debito tramite un’emissione da 300 milioni (nelle stesse modalità utilizzate dall’Inter).

Arriviamo dunque a un risultato. Chi ha più debiti tra Inter e Milan?

Diciamo che in definita la posizione finanziaria vera, considerando tutte le variabili, vede almeno 300 milioni di debiti sulla sponda milanista e almeno 300 milioni su quella interista. In pratica, si tratta di un pareggio quindi.

C’è da fare però una considerazione. Suning, cioè l’azionista, fino a quando avrà voglia, potrà garantire per l’Inter: ha parecchi soldi e i prestiti soci lo dimostrano. Diverso è il caso di Yonghong Li di cui non si conosce l’entità del patrimonio.

La vera certezza è che le proprietà cinesi, tanto decantate, non hanno portato la montagna di soldi che si pensava ma parecchi debiti. L’epoca dei Moratti e dei Berlusconi che spendevano i loro soldi è finita insomma. La vera scommessa sarà gestire talmente bene nei prossimi anni Milan e Inter da riuscire a creare un circolo virtuoso. Il Real Madrid del resto, anni fa, era un club assai indebitato. Oggi ha solo 10 milioni di debiti e un fatturato di 700 milioni. Milan e Inter dovranno dunque diventare modelli di gestione e sfruttare il valore del brand. Con o senza i cinesi.

Fonte: carlofesta.blog.ilsole24ore.com

Impostazioni privacy