CONFERENZA STAMPA • Gattuso: “Siamo carichi e determinati, servirà una grande gara”

Poco fa, Rino Gattuso è intervenuto nella conferenza stampa precedente la gara interna contro il Napoli, valida per il trentaduesimo turno del campionato in corso.

Sulle possibili novità tattiche: “Quando mancano i centrali titolari, c’è poco da inventare. Pensiamo a fare bene ciò che sappiamo fare, poi vediamo. Non mi piace fare le cose improvvisate, non mi sveglio alla mattina per cambiare a caso. Deve esserci un lavoro alle spalle, bisogna dare priorità a ciò che sappiamo fare”.

Su Kalinic:Ha avuto un piccolo problema, ma è tutto a posto, si è sempre allenato. Sta bene, così come André Silva e Cutrone. Anche Suso ha avuto qualche acciacco, ma è tutto rientrato”.

Sul fatto che il Milan possa concentrarsi solo sulla finale di Coppa Italia: “Se andiamo a guardare la classifica, non possiamo fare nessuno scherzo. Non possiamo permetterci nulla, abbiamo Atalanta, Fiorentina e Sampdoria tutte vicine. Una squadra remissiva mi avrebbe mandato in bestia, ma, contro il Sassuolo, i ragazzi le hanno provate tutte per vincere. Ormai, anche contro le squadre di Serie C, c’è organizzazione totale, tutti lo sono. Serve essere cattivi e qualitativi. Non siamo scarichi, abbiamo voglia e la stanchezza non deve essere un alibi”.

Sui possibili cambi di formazione: “Mi piace consolidare quello che di buono facciamo. Quando qualcosa funziona, le scelte sono per la continuità. Negli ultimi mesi hanno giocato sempre gli stessi, ma uno spezzone c’è sempre per tutti”.

Di nuovo su Sarri: “E’ un maestro e ha portato qualcosa di nuovo al calcio. Può stare tra i grandi tecnici italiani. L’ho incontrato solo una volta, in Palermo-Empoli, già si vedeva il suo stile di gioco. Non ci fece capire nulla, soprattutto sui calci piazzati. Posso solo imparare da lui, sono orgoglioso di affrontarlo”.

Su Donnarumma e su Reina: “Non mi interessa, io penso a Gigio e ai miei. Pepe rappresenta il Napoli. Se, e quando, dovesse arrivare, lo accoglieremmo a braccia aperte. Ma adesso, pensiamo a noi e al Milan“.

Ancora sul VAR: “In Europa ci sono interessi incredibili e non capisco come non possa esserci. A cosa servono gli arbitri a fianco alle porte? Niente, è meglio metterli nello stanzino con un bello schermo davanti“.

Sulla preparazione atletica: “I primi 12-13 giorni di preparazione sono fondamentali. Io, ad esempio, preparerò la squadra qua a Milanello, per la prossima stagione. Solo successivamente andremo in America“.

Su Zapata e Musacchio: “Abbiamo provato qualche movimento che il Napoli farà con loro, ma ho molta fiducia in loro. Cristian farà il Mondiale, tra due mesi, mentre Mateo è un professionista vero. Sono tranquillo. Hanno sempre lavorato al massimo. Magari, avranno delle difficoltà, ma sono cose che potrebbero incontrare tutti“.

Sul momento della squadra: “Dopo tre mesi caratterizzati da tante vittorie, certi risultati iniziavano a piacerci. Dopo gli ultimi punti, ho visto un po’ di tristezza, ma dobbiamo continuare a lottare, non possiamo lasciare nulla al caso. Il peggio è quando vedo i miei ragazzi con le infradito e i pantaloncini corti, quando invece sono arrabbiati, è un bel segnale“.

Sulla sua carriera da giocatore: “Quando scendevo in campo, ero disposto anche a battagliare contro mio padre per la mia squadra e per la vittoria. Spesso provo imbarazzo per certe cose che ho fatto, soprattutto, quando le vede mio figlio su Internet e nei filmati“.

Su Donnarumma: “Sono orgoglioso di lui. Adesso comincia il bello. Negli ultimi anni, ha fatto 100 partite ed è incredibile, ora ha l’obbligo di diventare il più forte al mondo lavorando con serenità. Ci sono affetto e protezione totale, per lui, si fa voler bene e un errore ogni tanto ci sta. Deve alzare l’asticella, ha tutto per diventare il più forte al mondo“.

Ancora su Buffon: “Sono l’ultima persona a potere parlare di altri. Ho fatto un mucchio di cose anche io, quando mi si chiudeva la vena. Ho dato una testata a Jordan e ho insultato Leonardo, ad esempio. Io non posso parlare. Gigi rimane un grande compagno e un grande campione, quando vorrà, chiederà scusa“.

Sui risultati delle gare di Champions League e di Europa League: “Hanno fatto bene al nostro calcio. Cose del genere non si vedevano da anni. Buffon? Non lo giudico, quando si perde, c’è tanta amarezza. Mi dispiace per la Juventus e mi sono sentito orgoglioso del nostro calcio e, soprattutto, del VAR, che è una nostra eccellenza e non capisco perché non si possa avere anche in tutta Europa“.

Sui punti di forza del Napoli: “Apprezzo il loro palleggio, sanno dove vogliono arrivare e come farlo. La linea difensiva è uno spettacolo, scappano sempre alla perfezione“.

Su Sarri: “I saggi mi hanno sempre detto di imparare l’arte e di metterla da parte. Quando affronto big come Sarri, Allegri e Di Francesco, posso solo guardare, imparare e mettere da parte. Sappiamo come giocano, fanno venire mal di testa agli avversari. Per fare risultato, dovremo essere bravi in tutto“.

Sull’attuale situazione dei rossoneri:Ho dato due giorni di riposo alla squadra, ma mercoledì ho subito parlato con tutti, perché vedevo troppe facce abbattute. Con il Sassuolo, abbiamo dato continuità di gioco, ma bisogna migliorare davanti. La squadra, però, sta bene e non è vero che siamo stanchi. Maciniamo gioco, ci proviamo sempre e non subiamo troppo gli avversari. Eccezion fatta per l’ultimo quarto d’ora con la Juventus, siamo vivi. In ogni caso, è normale che, dopo avere raccolto due punti in tre partite, si veda qualche segno di scoramento“.

Sulla gara contro i partenopei: “Domani non basterà solo lo spirito. Serviranno coraggio, determinazione e organizzazione. Quando mi riguardo giocare, non mi piaccio tanto, ma quello era il mio stile. Domani non dobbiamo solo pensare ad avere la faccia arrabbiata, serve capire come affrontarli. Sarà necessaria una grandissima prestazione“.

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