Milan, serve attaccamento alla maglia. Niente riposo, emblema di un gruppo spento

La gara persa contro il Benevento, oltre ad avere evidenziato i limiti di un organico che, quando non in forma dal punto di vista fisico, è solito andare in seria difficoltà, ha dimostrato lo scarso attaccamento alla maglia di quei giocatori che, stando alle indiscrezioni delle ultime ore, erano contrari all’abolizione dei due giorni di riposo. La decisione di Gattuso di tornare subito al lavoro, dopo la pessima prova offerta contro i sanniti, rappresenta infatti il primo mattone per un finale di stagione di tutto rispetto.

Solo cercando di recuperare una condizione accettabile e di fare tesoro degli errori commessi sabato sera, infatti, il Milan potrà qualificarsi alla prossima edizione dell’Europa League. Vista la situazione di classifica creatasi, per essere sicuri del sesto posto, i rossoneri dovranno infatti vincere tutte le partite a loro disposizione. Il tutto a partire dalla gara di domenica pomeriggio, sul campo di un Bologna praticamente già salvo, ma determinato a concludere il campionato nel migliore dei modi. Poi vi sarà la coppa Italia, competizione fondamentale, che il Milan dovrà provare a vincere per non chiudere la stagione senza titoli.

Al Dall’Ara, indipendentemente dagli avversari, servirà infatti un Milan più tonico, più attento in fase di non possesso e più lucido nei momenti decisivi. In caso di mancato successo sul campo dei felsinei, il Diavolo non solo potrebbe subire l’allungo dell’Atalanta, che ospiterà il Genoa, ma potrebbe anche essere raggiunto e superato, in virtù degli scontri diretti, da una Sampdoria impegnata al Ferraris contro il Cagliari. L’annullamento delle due giornate di riposo dovrebbe portare nuova linfa a un gruppo spento che deve sentire il peso di vestire la maglia del Milan.

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