
La differenza di valori tra Juve e Milan è purtroppo ancora abissale. La finale di Coppa Italia non poteva finire diversamente e chi ancora vi illude del contrario o chi vuole addossare tutte le colpe su Donnarumma vi prende in giro, cosa che accade regolarmente da un anno. E non solo.
Di questi tempi e con queste rose se Milan e Juve giocano al massimo delle rispettive potenzialità non c’è partita, anzi purtroppo ci sono quattro gol di differenza. Il vero paradosso è che un anno e mezzo fa, a Doha, un Milan povero, giovane e malconcio, approfittando di una Juve in down, era riuscito nell’impresa di arrivare fino ai calci di rigore e vincere una stupenda, sofferta e godutissima coppa. Tra l’altro proprio grazie alle stupende parate del baby Fenomeno Donnarumma. Un anno e mezzo dopo una squadra, teoricamente rinforzata da 250 milioni di campagna acquisti, è crollata sotto i colpi bianconeri. E il peggiore in campo è stato proprio Donnarumma. Non capisco che cosa serva ancora per palesare agli occhi del mondo il naufragio di questo nuovo progetto societario e dirigenziale.
Diamo per buone tutte le eccezioni mosse a Donnarumma dalla dirigenza e dai giullari di corte, ma la domanda sorge spontanea: se Gigio è così scarso da determinare da solo il fallimento stagionale, cosa possiamo dire di chi gli ha firmato un contratto da 6 milioni (+1) a stagione? Non credo che Raiola abbia puntato una pistola alla tempia a nessuno per firmare quel contratto?Purtroppo, a partire da giugno, il, problema non sarà più di Gigio che andrà a giocare in un top club europeo, continuerà a prendere un sacco di soldi, sarà titolare della nazionale per 20 anni e rimarrà solo e semplicemente un tifoso del Milan. Il problema sarà nostro che avremo un portiere più vecchio e più scarso. E che continueremo ad avere una dirigenza che si preoccupa di trovare i colpevoli invece che prendersi le responsabilità. Una dirigenza che è stata in grado di buttare al vento 250 milioni per avere una squadra peggio di quella precedente, già abbastanza scarsa di suo. Una dirigenza che continua a prendere in giro i suoi tifosi. Che oltretutto se la prendono chi prova da anni ad aprire loro gli occhi. Il sottoscritto continua a tifare Milan e a sperare, per il bene del Milan, che arrivi una vera nuova proprietà e una dirigenza competente, affidabile e, se possibile, milanista.
This post was last modified on 13 Maggio 2018 - 14:43