Andrè Silva-Milan, tra delusioni e aspettative: due strade che si divideranno

MERCATO DI ESPERIENZA

Il prossimo sarà un mercato che seguirà la linea dettata da Gattuso. Giocatori esperti e dal carisma importante, che possano essere delle guide per i giovani rossoneri, poco avvezzi alle pressioni di una piazza così prestigiosa. Questi i dogmi per eventuali acquisti ma il capitolo cessioni non è così rigido e comprende molti giocatori che hanno deluso e non hanno rispettato la cifra investita.

ANDRE’ FLOP

Uno di questi è sicuramente Andrè Silva. Arrivato per quasi 40 milioni di euro, dopo un blitz notturno di giugno, il portoghese dopo qualche lampo in Europa League e due squilli in campionato, è uscito dai radar e dalle gerarchie del mister rossonero. L’ex Porto non parte titolare dalla figuraccia casalinga con il Benevento. Era il 21 aprile e da quella giornata non ha più visto il campo. Gattuso in conferenza l’ha spesso elogiato per le caratteristiche tecniche, salvo poi rimproverargli un atteggiamento troppo rinunciatario in allenamento. Bastone e carota ma la cessione in estate appare inevitabile. A maggio l’incontro tra il suo procuratore Mendes e Mirabelli ha fatto il resto. Il giocatore divide il tifo milanista, tra chi vorrebbe aspettarlo e dargli la maglia da titolare e chi invece non si è convinto della bontà dell’operazione e preferirebbe monetizzare. Dalla sua parte la giovane età e un talento che potrebbe ancora esplodere, dall’altra l’esigenza del Diavolo di avere un centravanti fatto e finito. Il tempo per aspettare è finito, certo che un rimpianto sarebbe una mazzata dura da digerire.

MONDIALE PENSACI TU

Il valore patrimoniale del ragazzo si è abbassato, nonostante la pre-convocazione con il Portogallo nei prossimi mondiali ma le strade tra il Milan e Andrè Silva sono destinate a separarsi. Anzi, proprio la competizione in Russia potrebbe rilanciare l’attaccante. Un prestito per capire cosa potrebbe dare sarebbe la soluzione migliore ma le casse rossonere non vivono giorni felici e le limitazioni che la Uefa imporrà sul mercato non permettono troppe operazioni senza un ritorno economico. Com’è lontano l’entusiasmo delle cose formali…

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