Cercasi scintilla per il fuoco d’artificio

Basta poco per accendere un bel fuoco d’artificio”. E la scintilla che Rino Gattuso individua non può che essere la vittoria della Coppa Italia, anzi la “Coppa del Mondo” secondo il tecnico rossonero, convinto come si è mostrato in conferenza stampa di poter aprire un ciclo. Perché le vittorie danno fiducia e chiamano vittorie. Per questo gli attributi che Ringhio vorrà vedere in campo all’Olimpico contro la Juventus vanno oltre teorie e schemi.

Gattuso, quindi, punta tutto sul grande stimolo, sulla possibilità di alzare un trofeo al cielo di Roma e sull’allungamento delle vacanze entrando in Europa League dalla porta principale della fase a gironi. Servirà, insomma, una partita come quella condotta allo Stadium alla vigilia di Pasqua per oltre settanta minuti. Ripartire da lì per colpire, riconoscendo le caratteristiche del Juventus e anche i difetti, magari facendo leva su una condizione fisica che segna ormai la benzina in riserva.

La testa fa fare cose impensabili”, è il dogma di Mister Gattuso, che chiede ai suoi giocatori qualcosa di più di una grande prestazione sul piano tecnico. Il primo al quale chiede di mettere in campo tutti gli stimoli non può che essere Leonardo Bonucci, il grande ex fischiatissimo a Torino e per questo carico e desideroso di esultare ancora una volta contro la Juve. Ci vorrà la grinta per sollevare la “Coppa del Mondo”, quella che Ringhio ha davvero vinto nel 2006. Se lo dice lui…

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