Fassone sul no dalla Uefa: “Sorpresi e amareggiati dal rifiuto del settlement agreement. Danno d’immagine, analizzeranno i legali”

Queste le parole rilasciate dall’amministratore generale del Milan, Marco Fassone,  a margine dell’assemblea di Lega in merito alla decisione della  UEFA che ha rifiutato la richiesta di Settlement Agreement, rinviando ogni decisione alla Adjudicatory Chamber.

SORPRESA E AMAREZZA
Il comunicato della UEFA ha generato sorpresa e molta amarezza, perché mi attendevo che l’UEFA ci offrisse un Settlement Agreement: da quando il Financial Fair Play è in vigore è sempre stato offerto a tutti i club, in situazioni analoghe a quella del Milan. C’è stato un solo caso di una società russa non di primissimo livello che è stata rimandata all’Adjudicatory Chamber immediatamente, senza che le venisse offerto un Settlement Agreement“.

PRESENTATI TUTTI I DOSSIER
Siamo andati all’UEFA la prima volta 15 giorni dopo il closing, ovviamente in condizioni estremamente premature per presentare dei piani. Ci siamo ritornati a novembre per discutere il Voluntary Agreement, cui avevamo diritto in quanto la proprietà era cambiata nel corso del 2017, ma non ci è stato consentito perché la commissione riteneva necessaria una garanzia bancaria di 165 milioni da emettersi da parte della holding. Oggi il Settlement Agreement non ci è stato concesso, perché il fatto che a tutt’oggi non sia ancora stato fatto da parte della holding (e non del Club) il rifinanziamento del debito con Elliot, getta delle nubi su quello che potrebbe essere il futuro della società dopo ottobre del 2018“.

PRECISE GARANZIE DI ELLIOTT
Una ipotesi preventiva, che pone dei dubbi su quello che potrebbe essere lo scenario e che non tiene assolutamente conto di quanto abbiamo proposto a ripetute riprese: di sentire anche l’attuale finanziatore della holding cioè Elliott, che ha garantito anche per iscritto in tutte le modalità possibili una continuità dell’azienda anche nel peggiore dei casi. Ma sopratutto a fronte di quella che è la storia di questo anno, fatta di continui adempimenti da parte della proprietà del Milan a tutte le richieste che il Consiglio di Amministrazione ha fatto, di continui aumenti di capitale che sono stati versati con regolarità e che non hanno mai generato nei confronti del Milan nessun potenziale dubbio su quella che sia la solvibilità e la liquidità”.

DANNO DI IMMAGINE PER LA SOCIETÀ
Sono amareggiato perché in quanto Amministratore Delegato del Club so perfettamente che tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto. Abbiamo presentato piani e dossier molto dettagliati, ma ci sono dubbi della UEFA che riguardano altri aspetti. Da domani mattina partirà il lavoro di analisi del dispositivo da parte anche dei nostri legali, perché è indubbio che averci deferito alla Adjudicatory Chamber rappresenta un danno d’immagine importante per la società e quindi lo valuteremo con grandissima attenzione.
Siamo assolutamente confidenti nella valutazione serena della Adjudicatory Chamber alla quale riporteremo tutti i dati di cui avrà bisogno con la massima trasparenza e buona fede, come abbiamo sempre fatto“.

VIOLAZIONI NEL TRIENNIO 2014-2017
Voglio ricordare che il Milan di oggi paga per delle violazioni che vanno dal 2014 al 2017, periodo in cui la proprietà era un’altra, e ha dato disponibilità a ricevere le sanzioni che tutti gli altri club in condizioni simili hanno ricevuto. Il rinvio alla Adjudicatory Chamber ci provoca grande amarezza, perché questa società per come si è comportata fino ad oggi a livello finanziario meritava un Settlement Agreement, che purtroppo oggi non è arrivato“.

 

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