Gigio, a testa alta. Il Milan è (per ora) ancora tuo

Affranto, triste, deluso, arrabbiato. Scenderà così in campo, Gigio Donnarumma dopo la deludente apparizione in finale di Coppa Italia, che ha condannato il Milan ad una batosta senza precedenti. Come ha detto Gattuso, fa parte dell’essere professionisti, il cosiddetto rischio del mestiere. Ma Gigio ha solo 19 anni, sulle sue spalle sono state caricate forse troppe responsabilità, attribuite troppe aspettative. Ed ecco il risultato. Tutti i quotidiani sportivi, questa mattina, citano la disfatta romana, accompagnata dalle parole di Gattuso pronunciate ieri in conferenza stampa pre partita. Il mister ha provato a giustificare il suo portiere, cercando di fare da scudo al ragazzo, proteggendolo come un fanciullo in difficoltà. Difficoltà che solo lo stesso Gigio potrà superare, magari già a partire da oggi, in un match a dir poco fondamentale.

Coi tifosi qualcosa si è rotto, grave errore. Il tifoso ama il Milan, ama la maglia e di conseguenza ama chi la indossa. Risulta pressoché inutile creare disagio in un momento così. Mancano ancora due partite, due match di Gigio tra i pali rossoneri, sei punti in palio. Non è tutto finito, certo gli errori del numero 99 rossonero sono fatto certo ed innegabile, ma Gigio è ancora del Milan, così come il Milan è ancora suo. Da queste ultime settimane, abbiamo appreso la fragilità del nostro portiere, sia caratteriale che emotiva. Serve supporto da parte di tutti in questo momento così delicato, questo è il Milan, Gigio è del Milan, magari ancora per poco, ma finché sarà rossonero merita sostegno, al di là di tutto.

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