Lo strano caso di Mateo Musacchio: da titolare a ultimo nelle gerarchie difensive

Che fine ha fatto Musacchio? E’ quello che si chiedono molti tifosi milanisti. Il difensore argentino, corteggiato dal Milan già dai tempi della gestione Galliani e arrivato per essere titolare al fianco di Alessio Romagnoli, ha ovviamente pagato, così come altri rossoneri e lo stesso Vincenzo Montella, il pesante (e inaspettato) acquisto e ingresso di Leonardo Bonucci, che ha sfasato un po’ tutti i piani, compresi quelli dell’Aeroplanino.

Ma non da subito. Come ricordiamo, Musacchio ha cominciato da titolarissimo la stagione, sfruttando il cambio di modulo suggerito dai vertici che prevedeva una difesa composta da tre uomini. L’arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina milanista e l’inevitabile ritorno al 4-3-3 ha inesorabilmente relegato l’ex Villarreal tra le riserve rossonere. Del resto, come si può lasciare fuori un giovane in piena fase di esplosione come Romagnoli e il capitano, nonché acquisto principe dell’estate e di maggiore esperienza internazionale, Bonucci? Destino scritto insomma.

Ma la cosa che più ha stupito i tifosi, ma anche gli stessi colleghi della carta stampata, è stata la scelta di mister Gattuso, che in occasione dell’infortunio del numero 13 milanista ha preferito puntare su Christian Zapata, fino ad allora ai margini della rosa rossonera. Unica apparizione Milan-Napoli, causa forfait di Romagnoli e squalifica di Bonucci. Oltre a quella, desaparecido. Un peccato per un giocatore che, a parte qualche amnesia messa in evidenza ad inizio stagione – del resto, chi non l’ha avuta? – ha dimostrato di essere difensore affidabile. Una riserva di lusso per il Milan, ma a lui conviene rimanere? In una sessione di mercato che si preannuncia piuttosto low cost, Musacchio può rivelarsi pedina importante per le casse rossonera.

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