Il nuovo socio è un’arma in più per l’Europa: influirà anche sul mercato?

Il nuovo socio del Milan esiste. Dopo un anno dall’epocale passaggio di consegne tra Berlusconi e Li, i vertici rossoneri cambiano ancora pelle e nomi. Li, infatti, con il Milan fuori dalla Champions e i ricavi dalla Cina al di sotto delle aspettative, si è trovato in difficoltà, costretto a lasciar spazio a un nuovo socio.

Come ha spiegato dettagliatamente stamattina La Repubblica, il nuovo socio sarà al centro della discussione del prossimo cda rossonero, in programma venerdì prossimo. In quel giorno, si farà il punto sul bilancio del club e sulla vicenda Uefa, visto che il 19 giugno sarà aperto il “processo” contro i rossoneri, per le violazioni al fair play finanziario (antecedenti all’ingresso della proprietà cinese), e per la mancanza di certezze sulla solidità patrimoniale di mister Li.

Le sensazioni non sono buone, tanto che il Milan punta tutto sul ricorso al Tas di Losanna, dove si potrebbe ribaltare la situazione evitando l’esclusione dall’Uefa e limitando la sanzione al mercato. E l’ingresso del nuovo socio arriva a puntino proprio per facilitare l’ingresso di capitali freschi, garanzie finanziarie che possano convincere l’Uefa ad ammorbidire la propria posizione.

Ma anche se la priorità, al momento, è la questione Europa League, ogni novità societaria fa drizzare le antenne ai tifosi, che sperano in qualche regalo estivo, nonostante il low profile che si deve necessariamente mantenere. Nelle ultime ore, infatti, si parla con insistenza di Alvaro Morata, che vorrebbe tornare in Italia per un posto da titolare sicuro.

La domanda, quindi, è: quanto influirà il nuovo socio sul prossimo futuro del club rossonero e sulle operazioni di mercato? Entro il fine settimana ci sarà qualche risposta in più.

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