Milan, i primi movimenti di mercato

 

Il Milan ha chiuso il campionato al sesto posto. Non il risultato che ci si aspettava a inizio stagione, ma sicuramente meglio rispetto a come la stagione era cominciata.

I rossoneri hanno fatto una campagna acquisti imperiosa la scorsa estate, spendendo circa 200 milioni. La campagna acquista del Milan è seconda solo a quella del Real Madrid di Florentino Pérez, che nel 2009 spese 257 milioni per accaparrarsi Cristiano Ronaldo, Kakà, Benzema e Xavi Alonso. I blancos però a differenza del Milan avevano già una squadra forte, per cui avevano avuto bisogno di meno innesti. Un altro esempio è quello del Manchester City e del Paris Sant Germain, che dopo l’acquisto da parte dei fondi d’investimento di Qatar e Abu Dhabi hanno speso tanto ma nell’arco di due-tre anni. Il Milan ha fatto tutto in una stagione.

Gli acquisti più onerosi sono stati quelli di Bonucci (42 milioni, record per un over 30) e André Silva (38 milioni), a cui si sono aggiunti Conti, Musacchio, Rodriguez, Biglia, Kalinic e Calhanoglu. In totale 8 titolari: una squadra praticamente rivoluzionata.

Questi acquisti avevano l’obiettivo dichiarato di ringiovanire la squadra dotandola di giovani prospetti (Rodriguez, Calhanoglu e Musacchio, che avevano già esperienza in campionati importanti) inserendo al contempo giocatori di esperienza. È il caso di Bonucci, giocatore simbolo della Juve pluriscudettata di Conte e Allegri e portato al Milan per diventare il leader della squadra.

Il clamore mediatico suscitato dalla campagna acquisti del Milan ha portato molti a considerarlo fra le contendenti al titolo, tanto che le quote di BetStars lo davano giusto dietro la Juve e alla pari col Napoli.

Dopo un buon inizio di stagione, però, le prestazioni della squadra sono calate e questo ha portato all’esonero di Vincenzo Montella, sostituito dall’allenatore della Primavera: la bandiera rossonera Rino Gattuso.

Le aspettative su Gattuso non erano altissime, essendo il calabrese era alla prima esperienza da tecnico in Serie A. Alla fine, però, il suo carattere da sceriffo ha avuto la meglio: il Milan ha cominciato il girone di ritorno con ben otto vittorie nelle prime dieci partite, e ha chiuso il campionato al sesto posto con 66 punti, uno in più della stagione precedente. Considerando il solo girone di ritorno, il Milan è terzo in classifica dietro Juve e Napoli.

Archiviata la stagione e confermato Gattuso, la dirigenza rossonera ha il delicato compito di rafforzare la squadra per agosto. Nonostante la disponibilità economica il Milan si deve muovere con cautela, cosciente di essere costantemente sotto lo sguardo vigile dell’Uefa.

Il mercato è iniziato da poco, ma c’è già qualche movimento. La prima buona notizia è stata il rinnovo di Alessio Romagnoli fino al 2022. Romagnoli è al Milan già dal 2015, e nell’ultima stagione è stato un punto fermo della retroguardia rossonera, collezionando 42 presenze e 3 gol. Il rinnovo ha messo ha tacere le voci che volevano Romagnoli in partenza verso Torino, a cambio di Higuaín e un conguaglio economico.

Un acquisto già completato è quello di Pepe Reina dal Napoli. Un buon colpo, considerato che il portiere spagnolo ha esperienza e arriva a parametro zero.

Sul fronte in uscita, i nomi più caldi sono quelli di Gigio Donnarumma e Suso. Il portiere campano è considerato il futuro dei rossoneri, ma è reduce da una prestazione deludente nella finale di Coppa Italia contro la Juventus e potrebbe decidere di cambiare aria. L’unica offerta, però, è stata quella del Liverpool.

Per quanto riguarda il centrocampista spagnolo, l’Atletico Madrid e Simeone non hanno fatto mistero del loro interesse. Il Milan non ha intenzione di trattare la cessione di uno dei suoi giocatori più talentuosi, ma Suso ha una clausola di 38 milioni e se dovesse trovare l’accordo con l’Atletico non ci sarebbe nulla da fare.

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