Sole 24 Ore, gli advisor di Goldman lasciano offerta Usa sul tavolo di Li

Sul futuro del Milan si potrebbe alzare il sipario oggi, durante il previsto consiglio di amministrazione. Sul tavolo c’è un’offerta seria per il club: quella arrivata tramite Goldman Sachs per conto di un investitore statunitense. I colloqui si sarebbero protratti fino a ieri, ma per ora non sarebbe stato ancora raggiunto un accordo definitivo con l’attuale proprietario cinese Yonghong Li. Quest’ultimo, pressato da una serie di scadenze finanziarie, dovrebbe infatti cedere progressivamente il controllo della squadra al nuovo socio.

Ancora incerto il nome del possibile investitore americano: ma circolano i nomi di Stephen Ross, proprietario dei Miami Dolphins, e di John Fisher, magnate del real estate già proprietario di altri club sportivi e figlio dei fondatori del marchio di abbigliamento Gap. Pesa ancora il mancato via libera all’operazione da parte di Yonghong Li, che secondo gli ultimi rumors dovrebbe decidere all’ultimo minuto, forse nella speranza di trovare altre proposte più convenienti per lui. Tanto che l’offerta presentata dal soggetto statunitense tramite Goldman Sachs, fino a poche ore fa indicata come ormai vicina al successo (tanto che era già stato pre-allertato lo studio notarile Privitera a Milano vicino a Palazzo di Giustizia), sembra essere stata messa momentaneamente in stand-by. Infatti sul tavolo sarebbero arrivate altre manifestazioni d’interesse, sempre da parte di soggetti americani, che verranno probabilmente valutate in queste ore. Si parla anche di una proposta da parte di un imprenditore malese, ma con minori possibilità di successo.

La struttura delle proposte sarebbe più o meno la stessa, ma cambierebbe il ruolo offerto a Yonghong Li. L’ingresso del nuovo investitore sarebbe a livello di holding lussembughese, la Rossoneri Lux: prima con una minoranza e poi con l’opzione a crescere nel capitale fino al controllo. Mr Li resterebbe dunque con circa un 30 per cento, anche se gli potrebbero essere offerti i diritti del mercato cinese. Se queste trattative non andranno in porto, l’alternativa per Mr Li è quella di aprire nuovamente il proprio portafoglio e versare i 32 milioni richiesti dal Cda del Milan come ultima tranche dell’aumento di capitale.

Nel Cda di oggi Mr Li dovrà sottoscrivere l’aumento e garantire il bonifico della somma: se non lo farà inizierà il solito copione già visto in precedenza. Con la lettera di sollecito da parte del Milan e la possibilità per Elliott di subentrare al cinese in caso di inadempienza. Ma questa volta, a differenza delle altre, sembra che i margini di manovra di Mr Li siano molto minori.

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