Bonucci, dilemma d’America. Tutte le alternative possibili

Nemmeno il tempo di esultare per la sentenza del Tas, che i tifosi rossoneri devono tremare per il possibile addio del suo capitano, Leonardo Bonucci. Solo un anno fa il suo arrivo a Milano, tra tifosi festosi e scatenati che sognavano lo Scudetto nella nuova era Li-Mirabelli-Fassone. Quello che sta succedendo questa estate lo conosciamo tutti: nuovo CDA e nuovo presidente, Paolo Scaroni. Il primo (vero) campanello d’allarme è arrivato lo scorso venerdì, dopo la vittoria per 2-0 nella prima amichevole della stagione contro il Novara. Nel post-partita, Rino Gattuso ha detto la sua su Bonucci: “Leonardo è un grande professionista e un giocatore incredibile. In questo momento bisogna anche ascoltare quello che dicono i giocatori e vedremo. A oggi posso soltanto parlare bene di lui, per quello che ha dato e per quello che sta dando. Però ci sono dei momenti in cui bisogna rispettare le scelte dei giocatori, se un calciatore si comporta da grande uomo da parte mia non avrò mai nessun rancore. Lui vuole vincere, ma anche noi vogliamo farlo, perché a nessuno piace perdere. Io so quello che ci siamo detti sia con lui che con la società. Aspettiamo, perché è un giocatore importante che vogliamo tenere a tutti i costi”. 

Un commento che ha fatto tremare tutti e che arriva qualche giorno dopo la visita a Parigi dell’agente del numero 19, Alessandro Lucci, per incontrare i dirigenti del Psg e gettare le basi per un eventuale accordo. Bonucci sta comunque prendendo tempo perché trasferirsi equivarrebbe quasi certamente lasciare l’Italia. Raggiungere la Francia per guadagnare lo stesso contratto (7,5 milioni) e l’amico Buffon, tornare alla Juve in uno scambio che preveda l’arrivo del Pipita Higuain al Milan (l’ultima bomba di mercato è esplosa lunedì sera) o rimanere rossonero? Intanto, è partito per la tournée negli Usa con il resto della squadra. 

LE EVENTUALI ALTERNATIVE: CASALINGHE E NON

Come agirà sul mercato il Milan è ancora un caso. Tanti i “se” e tanti i “ma”. Va capito quale sarà il budget che verrà stanziato da Elliott (c’è chi parla di 150 milioni) o se si tenderà a risparmiare. Se Bonucci decidesse di andare lontano da San Siro, il Milan potrebbe avere le sue alternative in casa. Musacchio e Zapata già scalpitano. Il difensore ex Villareal vuole dimostrare il suo valore dopo una stagione fatta di più bassi che alti. Se era partito bene sotto la guida Montella con la difesa a 3, non si può dire così con Gattuso, che ha preferito il ritorno ai quattro difensori scegliendo Romagnoli e Bonucci come tandem centrale. E da quanto l’allenatore calabrese allena a Milanello, il colombiano è apparso più sicuro nelle partite giocate, lasciando da parte le frequenti amnesie viste negli anni passati.

C’è anche, però, chi sogna il grande nome al posto di Bonucci. Se andasse via anche Gustavo Gomez un colpo è obbligatorio farlo. Si è parlato di uno scambio col Psg Bonucci-Thiago Silva. Il difensore brasiliano non è contento del suo nuovo allenatore “parigino”, l’ex Dortmund Thomas Tuchel, e gradirebbe sicuramente un ritorno nel suo Milan, Club che ha sempre amato e riempito con parole d’amore dopo la sua partenza alla fine della stagione 2011-12. Il problema è come al solito quello dell’ingaggio. L’ex Milan percepisce 13,5 milioni di euro lordi all’anno (12 netti senza la fiscalità francese) e ha un contratto in scadenza nel giugno 2020. Molto difficile, ma non impossibile: garanzie economiche di Elliott permettendo.

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