Milan-Tas, presente anche Elliott. Ecco perché è possibile ribaltare la sentenza Uefa

È stata un’annata difficile per il Milan, nonostante fosse partita con i botti della passata campagna acquisti e i 60 Milan di San Siro per il preliminare di Europa League. Poi, tante delusione sportive che hanno portato all’esonero di Vincenzo Montella. Lì, c’era la percezione che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Con l’arrivo di Gattuso si è vista una squadra, capace di ribaltare una stagione. Eppure, in casa Milan c’era sempre un’aria molto tesa.

Di sicuro, ciò che maggiormente preoccupava il popolo milanista era una presidenza (quasi) sconosciuta. Yonghong non ha mai convinto troppo, ma si pensava che il Milan avrebbe comunque proseguito per la sua strada vista la presenza del fondo Elliott. Tutto è cambiato al momento della sentenza Uefa, quando è stata negata la concessione del settlement agreement. È lì che si è aperto un nuovo ciclo rossonero, fatto di ansia e preoccupazione. Il Milan fuori dall’Europa è un danno d’immagine forte, un brand di questo calibro gettato nel fango.

Ora Mr. Li non c’è più, il fondo americano Elliott è il nuovo proprietario del club. Domani è attesa la sfida di Losanna, il ricorso al Tas. La speranza è la riammissione alla prossima Europa League, ribaltare la sentenza della Camera Giudicante. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport dovrebbe essere presente anche Franck Tuil, esponente di Elliott per garantire: da un lato la continuità aziendale tanto invocata dall’Uefa, dall’altro la solidità economica e la trasparenza sulla provenienza del denaro. Inoltre, il passaggio di consegne ha azzerato il debito della precedente gestione. Tutti elementi che potrebbero essere decisivi ai fini della sentenza, attesa tra le ore 17/19 nella giornata di domani.

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