Donnarumma non parte bene: è tornato “normale”. O lo è sempre stato?

Gigio Donnarumma deve già impugnare le armi. Il popolo dei social, composto anche da molti rossoneri, ha sferrato il primo attacco al portiere del Milan, dopo la prima gara stagionale con il Napoli. Tre gol subiti, tre gol evitabili, secondo la maggioranza. O, comunque, tre tiri “normali”, per uno come Gigio che avrebbe qualità sopra la media.

Eppure la sua estate è stata abbastanza tranquilla: poche voci di mercato, nessuna diatriba tra la società e il suo procuratore Raiola. Tranquilla è stata anche la sua prima apparizione in questo campionato appena iniziato. Tranquilla in senso negativo. Gigio al San Paolo è apparso lento nei movimenti e nei riflessi, scarico e poco motivato. Eppure c’è chi assicura che con Reina a fare da chioccia sia addirittura maturato.

In campo, però, questi progressi non si sono visti, e i tifosi mugugnano. Il nocciolo della questione è capire se sia in atto un processo di normalizzazione di Gigio, e se sia temporaneo o definitivo; oppure se Gigio normale lo sia sempre stato, e la sua divinizzazione sia stata frutto di un’esasperazione del suo (comunque grande) talento.

Il ragazzo ha subito un’involuzione, questo è innegabile. Non è più una sicurezza e non è più scontato che abbia un’ulteriore crescita in futuro.

E il suo ingaggio da top player stona con quello che già da un anno sta facendo mancare al Milan.

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