Locatelli al Sassuolo senza recompra. Pro e contro di un’operazione che fa discutere

Gustavo Gomez, Luca Antonelli, Nikola Kalinic, Andrè Silva, Manuel Locatelli. Leonardo e Maldini, negli ultimi giorni, si sono concentrati sulle cessioni per sfoltire la rosa di Mister Gattuso e, proprio nella mattinata di oggi, è arrivata anche la notizia della cessione del giovane centrocampista. Locatelli al Sassuolo senza recompra, quali sono i pro e i contro di un’operazione che fa e farà discutere? Eh sì, perché la formula della possibilità del riacquisto a favore dei rossoneri sembrava in un primo momento dover esserci all’interno della trattativa, ma alla fine l’operazione si è conclusa a titolo definitivo e senza possibilità di riacquisto. Il centrocampista classe ’98 si è legato ai neroverdi con la formula del prestito oneroso a due milioni di euro, con obbligo di riscatto fissato a 12, più altri due milioni legati ad eventuali bonus. Un’operazione da 14 milioni di euro totali che sancisce l’addio definitivo del calciatore a quella che è sempre stata la sua casa calcistica.

Un’operazione, come detto, che fa e farà discutere. Il Milan si priva definitivamente di un calciatore appena ventenne che già da due stagioni faceva parte della rosa rossonera. Nei suoi due anni in Serie A con il Milan spiccano agli occhi di tutti i tifosi rossoneri le sue due splendide reti. Quella al Sassuolo, ma soprattutto quella alla Juventus con quel bolide da fuori area che permise ai rossoneri, allora allenati da Montella, nell’ottobre del 2016, di battere i bianconeri pluricampioni d’Italia. 25 presenze totali in quell’annata con il ruolo davanti alla difesa che ne mise in mostra le qualità tecniche, soprattutto nel girone d’andata. Nella passata stagione, però, lo spazio si è ridotto notevolmente e Locatelli ha faticato a trovare spazio, soprattutto con Mister Gattuso. Il rischio, che molti tifosi rossoneri contestano all’attuale società, è quello di aver fatto partire troppo a cuor leggero un giovane cresciuto a Milanello e che in futuro potrebbe esplodere. In quel caso il Milan si ritroverebbe con un pugno di mosche in mano e con la consapevolezza di aver perso un gioiellino fatto in casa per sempre.

Leonardo, però, in una delle sue prime conferenze da direttore tecnico rossonero ha detto chiaramente di voler lavorare su Locatelli, ma di non poter costringere nessuno a restare. Nel Milan resta solo chi è convinto al 100 % senza esitazioni e dubbi. Questo non era il caso di Manuel che voleva cambiare aria per trovare il giusto spazio che crede di meritare. A parte i due gran gol di un paio di anni fa e qualche buona prestazione, poi, in realtà Locatelli non ha mai dimostrato di essere davvero un giocatore da Milan. A volte troppo discontinuo, poco attento tatticamente e un po’ lento nella manovra e nella gestione della palla. Alcune palle perse in maniera sanguinosa in mezzo al campo e alcuni cartellini pesanti hanno contraddistinto la sua esperienza in rossonero e, soprattutto da inizio 2017 in poi, il ragazzo ha “campato” di rendita dopo lo straordinario gol alla Juventus. Se, da una parte quindi c’è la paura di aver perso definitivamente un giovane che potrebbe esplodere in futuro, dall’altra c’è la consapevolezza di aver venduto bene un ragazzo di soli vent’anni che raramente ha dimostrato di essere all’altezza della maglia che indossava. Ai posteri l’ardua sentenza.

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