Amato dai tifosi, ma non imprescindibile. Bonaventura non è al centro del progetto

L’arrivo di Higuain e Caldara, all’interno della maxi operazione che ha portato Bonucci alla Juventus, ha sbloccato il mercato rossonero che, come ammesso dallo stesso Mister Gattuso, dovrebbe ancora portare un paio di novità ai tifosi milanisti. Leonardo sta lavorando assiduamente per cercare di sfoltire la rosa e cedere alcuni giocatori in esubero e, allo stesso tempo, ha come obiettivo prioritario quello di arricchire la rosa del Milan con un centrocampista che possa alzare ulteriormente il livello tecnico della squadra. I tifosi rossoneri sognano un altro grande colpo e la notizia apparsa stamattina su alcuni quotidiani è davvero incredibile. Leonardo, infatti, starebbe pensando ad un’offensiva per Milinkovic Savic centrocampista tuttofare della Lazio che Lotito valuta più di 100 milioni. La formula a cui il direttore dell’area tecnica rossonero starebbe pensando per provare ad imbastire questa difficilissima trattativa sarebbe simile a quella che ha portato Gonzalo Higuain a Milano: prestito oneroso di 40 milioni con diritto di riscatto fissato ad 80. Nei 40 milioni da versare subito alla Lazio potrebbe rientrare anche il cartellino di Giacomo Bonaventura, valutato circa 20. Amato dai tifosi, ma non imprescindibile. Bonaventura non è al centro del progetto.

Premesso che al momento si tratta solo di una voce e che quello di Milinkovic Savic rimarrà quasi sicuramente un sogno sotto l’ombrellone, appare assai chiaro che Leonardo stia cercando una mezzala di qualità che, in un’ipotetica formazione titolare, andrebbe a prendere il posto proprio di Bonaventura. Arrivato nell’estate del 2014 dall’Atalanta, Jack è subito entrato nei cuori dei tifosi rossoneri. Non ha mai fatto mancare impegno e attaccamento alla maglia e, soprattutto nelle stagioni con Inzaghi e Mihajlovic/Brocchi in panchina, è stato uno dei migliori dell’intera rosa rossonera. Stesso discorso vale per la prima parte di stagione con Vincenzo Montella, prima del grave infortunio di Udine. Impegno, costanza, attaccamento alla maglia, come detto, ma anche un buon bottino di reti, elementi che lo hanno fatto entrare nel cuore dei tifosi rossoneri. In anni bui e con rose di qualità infinitamente bassa, Bonaventura è stata una delle poche luci per i milanisti.

Già nella scorsa stagione, però, quando l’asticella della qualità della rosa rossonera si è leggermente alzata, sono emersi un po’ di limiti del buon Jack, nonostante l’ultima trascorsa sia stata per lui la migliore stagione in zona realizzativa con un bottino di nove reti, otto in campionato ed uno in Europa League. Gol a parte, però, per Bonaventura è stata la prima stagione in cui è stato stabilmente impiegato a centrocampo e rarissime volte nella sua abituale posizione di esterno offensivo. Ed è proprio nel ruolo di mezzala che sono emerse alcune pecche dell’ex atalantino. La mancanza di continuità, sia durante la stagione che all’interno degli stessi 90′, è senza dubbio quella più rilevante. In alcune partite è emersa chiaramente la sua difficoltà ad impostare il gioco e a trovare soluzioni rapide per gli attaccanti, nonché una spiccata propensione a tenere troppo il pallone e rallentare la manovra.

In definitiva, quindi, possiamo dire che Bonaventura è entrato nei cuori dei tifosi rossoneri per costanza, impegno e attaccamento alla maglia, tanto da essere nominato più volte come futuro capitano rossonero, o comunque tra i papabili, proprio dai sostenitori del Diavolo, ma è sempre mancato nel definitivo salto di qualità, quello che ti fa entrare di diritto tra i top e ti fa considerare come elemento insostituibile in qualsiasi contesto e in qualsiasi squadra. Di sicuro per un paio di stagioni è stato uno dei pochi top di un Milan che arrancava tra la nona e la sesta posizione, ma non sembra rappresentare un elemento imprescindibile e da cui ripartire in un Milan che vuole puntare ad obiettivi più alti. Un’ottima alternativa e niente più, questo potrebbe essere (se non verrà sacrificato per fare cassa) il buon Jack per il futuro e,si spera ambizioso, Milan che verrà.

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