Milan-Barcellona, top e flop: bene capitan Romagnoli, divise horror

Prima vittoria per il Milan nell’International Champions Cup: a Gattuso basta una rete di André Silva al minuto numero 92 per piegare i blaugrana ed ottenere il primo successo della tournée americana. I top ed i flop della gara, secondo SpazioMilan.it:

TOP

Alessio Romagnoli

La fascia da capitano, probabilmente, lo galvanizza. Gioca un’ottima partita, riuscendo sempre a mettere una pezza sugli svarioni dei terzini, stasera davvero impresentabili. La personalità di fermare gli avversari in scivolata nella propria area è sintomo di grande crescita.

Gianluigi Donnarumma

Pare stia tornando sui livelli che lo avevano reso idolo di San Siro. Sempre preciso, pur, al pari di Romagnoli, con qualche dovuto e calcolato rischio. Risponde presente su Arthur e Rafinha: la strada è ancora lunga, ma Gigio pare essere più tranquillo.

Hakan Calhanoglu

Non è il miglior Calhanoglu per circa 91 minuti. Quello che fa in occasione del goal, però, lo consacra fra i top: va a rincorrere encomiabilmente una palla apparentemente persa, al culmine di una partita in cui ha corso tantissimo, trasformandola in un pallone giocabile per Kessié, altrettanto bravo a mandar in porta André Silva.

FLOP

Davide Calabria

Uno dei peggiori dell’intera spedizione negli USA. Sarà per i carichi di lavoro, sarà per il gran caldo americano ma il buon Davide fatica maledettamente a contenere Malcom e Lenglet. Da rivedere, soprattutto a livello fisico.

Manuel Locatelli

Lento, impacciato, impreciso. Sembra, in sostanza, la brutta copia del giocatore ammirato due anni fa: deve ritrovarsi e, probabilmente, cambiare posizione in campo. Certamente, quello di regista, non è il suo ruolo.

Ricardo Rodriguez 

Come sopra. Se Calabria va regolarmente in difficoltà, lui non è da meno. Soffre le iniziative di Rafinha, che stende – in piena area – ad inizio ripresa: sarebbe stato più che corretto il rigore. Gambe ancora imballate.

Le divise

ICC, Nike, Puma, Milan, Barcellona: possibile che non si sia riusciti a far giocare una delle due squadre con la maglia bianca? Ok il marketing, ma così i telespettatori rischiano la vista.

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