Regia evanescente. Suso assente in fase difensiva, Higuain (troppo) isolato

Al San Paolo non è mai semplice per nessuno, sia chiaro, ma perdere così fa male, tanto male. Il doppio vantaggio non può (deve) essere ribaltato in poco più di mezz’ora come accaduto, serve una mentalità che (forse) questo Milan ancora non ha. Non ce l’ha squadra, ancora troppo giovane, non ce l’ha il tecnico, ancora troppo inesperto. Il calcio vive e si nutre di episodi, ma un grande gruppo deve avere la forza di rialzarsi senza sparire totalmente dal campo. Detto questo, il Diavolo ha dimostrato di avere qualità, perché condurre la gara per 2-0 contro un grande club come il Napoli non è da tutti. Bisogna ripartire da questo aspetto, fondamentale per preparare al meglio la prossima sfida di San Siro contro la Roma.

Fase di possesso – L’idea di Gattuso è stata chiarissima nel corso del match: in fase di possesso si cercava il palleggio partendo dal basso, con la profondità di Higuain e l’accentramento degli esterni alti. L’unica pecca, da risolvere quanto prima, è il mediano davanti la difesa: prima male Biglia che causa la rete dell’1-2 in favore del Napoli, poi molto male Bakayoko (subentrato proprio all’argentino). In fase offensiva decisivo come sempre Suso, protagonista in entrambe le azioni che avevano portato avanti il Milan per 2-0. Bene anche Bonaventura, presenza costante nella metà campo partenopeo. Kessié meno incisivo rispetto al solito, troppi pochi inserimenti centrali ad accompagnare la manovra rossonera. Buona prestazione di Gonzalo Higuain: il Pipita fa reparto praticamente da solo, tiene botta fisicamente ed è (davvero) l’arma in più di questo nuovo Milan.

Fase di non possesso – Male, malissimo nell’ultima mezz’ora in fase di transizione negativa. Il subentrato Bakayoko non tiene la posizione, la rete del terzo gol parte da una tardiva chiusura del francese su Diawara. Non bene anche Calabria sempre sulla rete di Mertens che ha deciso il match, perde di vista il belga facendosi attrarre (esclusivamente) dalla palla. Bisogna anche evidenziare, però, l’isolamento di Davide: Suso tatticamente non ricopre mai in fase difensiva, sulla fascia sinistra è sempre un 2 vs 1. Forse, sul 2-0, sarebbe servita maggior protezione e una sostituzione dello spagnolo non sarebbe stata del tutto azzardata. Sul primo gol del Napoli c’è davvero poco da dire: Biglia perde un pallone sanguinoso in mezzo, retroguardia presa in controtempo. Ci sarà davvero tanto da lavorare per mister Gattuso, ma bisogna subito dimenticare la rimonta subita dal Napoli per pensare al prossimo match contro la Roma.

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